la memoria - 40 anni fa 

Aldo Moro e gli anni di piombo 

All’Upad da domani un ciclo di film per non dimenticare



BOLZANO. A partire da domani, venerdì 16 marzo le associazioni Mua (Movimento Universitario Altoatesino) ed Ascolto Giovani di Bolzano daranno inizio ad un ciclo di proiezioni e conferenze sugli Anni di piombo e in ricordo di Aldo Moro.

La rassegna sarà composta da due serate cinematografiche ed una conferenza, tutte ad ingresso gratuito. La prima serata sarà domani venerdì 16 marzo e vedrà la proiezione del film «Buongiorno, notte» di Marco Bellocchio nella sede Upad di Bolzano (in via Firenze 51) a partire dalle ore 19. Durante il mese di aprile verrà invece proiettato un documentario sulla nascita delle Brigate Rosse e il 9 maggio il ciclo si concluderà con una conferenza. Il motivo della rassegna è stato lo spiega il responsabile dell’associazione Mua, Stefano Zuliani.

Zuliani, com’è nata l’idea di questo ciclo?

Il 16 marzo saranno 40 anni dal rapimento di Aldo Moro ad opera del commando delle BR e dall’uccisione dei 5 uomini della sua scorta. Da quella data partirono i 55 giorni che cambiarono letteralmente la Storia italiana e che culminarono nell’esecuzione dello statista il 9 maggio 1978.

Qual era la situazione italiana durante gli Anni di piombo?

L’Italia era una democrazia giovane al centro di un contesto internazionale molto delicato e complesso: quella della guerra fredda. In questo clima nacquero gruppi estremistici che speravano di ribaltare la situazione sociale attraverso la rivoluzione armata.

Qual è l’importanza della figura di Aldo Moro?

È stata una figura fondamentale dal punto di vista storico e politico di quegli anni: aveva una visione lungimirante della politica italiana con l’aspirazione di arrivare ad una fase più matura di democrazia dell’alternanza, nel rispetto reciproco degli schieramenti. Un messaggio molto attuale ma che aveva ovviamente anche tanti nemici.

Perché la cittadinanza dovrebbe partecipare a questi appuntamenti?

Alla pari dell’11 settembre 2001, quei giorni del 1978 rappresentano un momento imprescindibile per la generazione dell’epoca. Chi c’era potrebbe essere interessato a partecipare per portare la propria testimonianza. Chi non c’era potrebbe sicuramente avere interesse a scoprire qual è stato il significato di questi avvenimenti per la storia della nostra repubblica.

Per informazioni contattare l’associazione Mua via mail mua@upad.it o per telefono allo 0471/933197.













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