Alle elementari ora è «vietato» bocciare 

Delibera della Provincia: alunni respinti solo in casi eccezionali e con voto unanime del consiglio di classe. Alle medie a maggioranza



BOLZANO. Bocciati alle scuole elementari e anche alle scuole medie solo in casi eccezionali. E alle scuole elementari le regole sono ancora più restrittive rispetto alle medie.

La giunta provinciale ha approvato martedì la delibera «Valutazione delle alunne e degli alunni nel primo ciclo di istruzione». Con questo provvedimento la scuola in Alto Adige si allinea ai criteri generali sulla valutazione degli alunni fissati nella nuova normativa nazionale.

Tra i punti più importanti, le regole sulla bocciatura, che viene fissata come soluzione residuale.

Nella scuola elementare, si legge, «solo in casi eccezionali e motivati il consiglio di classe all’unanimità può non ammettere alla classe successiva». Il passaggio da notare è «all’unanimità», perché questo criterio si attenua nel caso della scuola media.

Nella scuola secondaria di primo grado la bocciatura è infatti prevista, sottolinea la delibera, «sempre in casi eccezionali, tenuto conto dei criteri stabiliti dal collegio docenti, e a maggioranza».

Nel maggio scorso era stata abolita, sempre per evitare scollamenti con il sistema scolastico delle altre regioni, la legge che consentiva alle scuole di abolire i voti ed esprimere le valutazioni degli studenti solo attraverso i giudizi. La legge era rimasta in realtà lettera morta: nessuna scuola aveva soppresso le pagelle.

Le regole sulla valutazione degli alunni nel primo ciclo di istruzione, approvate martedì, prevedono anche che «l’ammissione alla classe successiva o all’esame di Stato nella scuola secondaria di primo grado è disposta anche in presenza di livelli di apprendimento parzialmente raggiunti». Tra gli altri criteri, viene specificato che «la scuola può riconoscere esperienze maturate in contesti di formazione informale e non formale in riferimento all’orizzonte di competenze raggiunto». E ancora, «la valutazione del comportamento viene espressa con giudizio sintetico, e fa riferimento alle competenze di cittadinanza, allo Statuto degli studenti, al patto di corresponsabilità e al regolamento interno dell’istituto». E infine il tema della trasparenza: «Il collegio docenti deve pubblicare sul sito istituzionale della scuola la delibera su criteri e modalità per la valutazione e rendere esplicite le corrispondenze fra voto e descrittori». (fr.g.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA.













Altre notizie

Attualità