Alloggi a Villa Maria, Comune e proprietà davanti ai giudici

L’ente pubblico aveva decurtato il canone d’affitto annuale In gioco il futuro degli anziani ospitati nelle case protette


di Giuseppe Rossi


MERANO. Cinque mesi dopo l'annuncio, il futuro degli alloggi protetti comunali ospitati a Villa Maria in via San Giorgio a Maia Alta, finisce davanti ai giudici del tribunale amministrativo regionale.

L'altro giorno la giunta comunale è stata costretta a costituirsi in giudizio per opporsi alla decisione dei proprietari Anna e Alexander Zeigner di chiedere la restituzione dell'immobile alla fine del contratto di locazione in essere e comunque entro il 31 gennaio del prossimo anno.

A settembre scorso le diciassette famiglie di anziani ospiti degli alloggi protetti erano state messe ufficialmente sotto sfratto. Tutto era nato a inizio dello scorso anno quando il Comune per legge aveva decurtato del 15 per cento il canone di affitto annuale corrisposto ai proprietari della villa, che fino al 2014 era stato pari a 70 mila euro.

L'avvocato della famiglia Zeigner, Igor Janes, ancora a settembre si era affrettato a dire che i proprietari non avrebbero voluto far uscire gli inquilini e che gli anziani comunque non sarebbero stati messi in strada.

«Dal primo settembre 2015 - aveva detto l’avvocato Janes - il contratto d'affitto non esiste più, siamo in presenza di una occupazione senza titolo». Chiederemo al Comune un indennizzo del danno e considereremo gli importi che il Comune paga come acconti sull'indennizzo che formalizzeremo», ancora il legale.

Ora però le cose si complicano, visto che della vertenza se ne dovrà occupare la sezione bolzanina del tribunale amministrativo regionale. E il Comune in questa fase non sa a che santi appellarsi per evitare lo sfratto oppure la richiesta di indennizzo. Gli alloggi protetti che il Comune ha deciso di acquistare con la formula chiavi in mano dalla Madison srl nell'area ex gas non sono ancora pronti e per avere la disponibilità della palazzina ci vorrà sicuramente almeno un anno. Ma nel 2017 il Comune, salvo ripensamenti da parte della Provincia, dovrà cedere anche villa Caterina, nel complesso Zarenbrunn, con altre diciotto famiglie da sistemare.

In più ci sono gli alloggi, anche questi in affitto, presso casa Melchiori in via Palade, che la soluzione in via Toti avrebbe dovuto contribuire a risolvere.

L'ufficio affari sociali del Comune nei giorni scorsi, parallelamente alla decisione di resistere in giudizio al Tar, è stato incaricato di predisporre una situazione prospettica sul fabbisogno fino al 2025 e di trovare delle soluzioni alternative.

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