Alloggi comunali, Ladinser: «Vendiamo»

Il vicesindaco conta di ricavare 4-5 milioni ma Spagnolli frena: «Faccia i conti e dimostri quanto si risparmia»


di Massimiliano Bona


BOLZANO. Braccio di ferro, in giunta, sulla vendita di una trentina di alloggi comunali. Il vicesindaco Klaus Ladinser, preso atto dei problemi di bilancio (mancano oltre dieci milioni di euro), è tornato alla carica per offrire gli appartamenti agli attuali affittuari a prezzi agevolati, con l’obiettivo di ricavarne almeno 4-5 milioni, ma il sindaco Spagnolli per ora frena. «Ladinser - ha commentato ieri il primo cittadino - deve fare i conti e dimostrare se e quanto si risparmia». Il vicesindaco si è già detto pronto ad accettare la sfida: «Se è così, penso proprio che presenterò a Spagnolli una lista completa su come e dove intervenire. Ritengo si tratti solamente di usare un pizzico di buon senso. E, ragionando, non si può decidere che di venderne una parte». In questo contesto si inseriscono le posizioni, agli antipodi, dell’assessore Chiara Pasquali (che ha la competenza sugli alloggi) - propensa a vendere gli appartamenti nei condomini nei quali il Comune è in minoranza e non può nemmeno decidere di fare i necessari interventi di ristrutturazione - e dell’assessore Luigi Gallo, che ne fa «prima una questione sociale e poi una questione economica». Di sicuro c’è che l’assessore Pasquali si è presa formalmente l’impegno di presentare entro l’autunno una lista completa degli alloggi comunali per capire se e come intervenire.

L’inventario. A fornire le prime cifre, aggiornate, sul patrimonio di alloggi del Comune è stata ieri proprio Chiara Pasquali. «Attualmente disponiamo di 680 alloggi, dei quali una sessantina sono vuoti. Una quarantina di essi, almeno in questo momento, non sono utilizzabili perché sono in ristrutturazione».

Dovendo scegliere l’assessore Pasquali ritiene che quei 20-30 appartamenti sparsi, in condomini di tutta la città, debbano essere venduti. «Lì non abbiamo possibilità di incidere nelle decisioni. Ma prima di vendere dobbiamo fare una serie di valutazioni. Alle persone, spesso anziane, che ci vivono dobbiamo comunque trovare un alloggio alternativo nello stesso quartiere o poco lontano. È giusto procedere, dunque, ma con cautela».

Il riscatto degli inquilini. Al Comune è chiaro che quegli alloggi, in ogni caso, non potranno essere venduti sul libero mercato. Vanno offerti, innanzitutto, agli inquilini che ci vivono.

«Sono convinto anch’io - sottolinea il vicesindaco Ladinser - che non ricaveremo grosse cifre dalle singole unità abitative, ma se anche se fossero 100-150 mila euro ad alloggio si tratterebbe comunque di una cifra importante. Certi appartamenti non ha davvero senso tenerli. Almeno non a queste condizioni. Preparerò una lista».

La lista d’attesa. Intanto, per avere gli alloggi comunali, c’è sempre la lista d’attesa. E in coda ci sono anche divserse coppie, che nella maggior parte dei casi non hanno i punti necessari. «Stiamo valutando - spiega l’assessore Chiara Pasquali - se abbassare i punteggi per cercare di soddisfare un maggior numero di domande. In questo momento di crisi economica le richieste di sicuro non mancano».

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