Alloggi Ipes, sindaco duro «A Bolzano sono lenti»

Brunner: «Via Roncato e Landwirt al palo da anni: così davvero non va» Schweigkofler: «Pronti a collaborare ma anche il Comune è in ritardo di 11 mesi»


di Massimiliano Bona


BRESSANONE. A Bressanone ci sono decine di famiglie in attesa, da anni, per avere un alloggio Ipes. Ma sebbene abbiano i punti necessari sembrano ormai rassegnate a non avere un appartamento, almeno in tempi ragionevolmente brevi. Anche perché nei due siti individuati dall’amministrazione comunale - in via Roncato e in via Landwirt - i lavori sono al palo. Ieri abbiamo fatto il punto della situazione con il sindaco Peter Brunner, che ha scaricato la responsabilità per questa situazione - davvero difficile da comprendere - sull’Istituto per l’edilizia sociale. «A Bolzano sono davvero troppo lenti. Lo scriva pura. Sono perfettamente consapevole del fatto che, quanto ad alloggi sociali, l’emergenza esiste eccome. E dovremmo cercare di dare delle risposte. In zona Landwirt, in particolare, non riesco a capire perché non si sia nemmeno partiti. Il terreno c’è da tempo». In realtà questi due siti serviranno solamente per risolvere i casi più critici. «Le due palazzine - ammette Brunner - non potranno ospitare più di 25 alloggi». La replica, doverosa, è affidata al presidente dell’Ipes Heiner Schweigkofler che ammette le criticità ma scarica parte della responsabilità proprio sul Comune. «Per la zona Landwirt posso dire che l’Ipes ha acquistato il terreno nel novembre 2016, ma i nostri uffici sono ancora in attesa del passaggio di proprietà, che tocca al Comune. In questo caso non siamo certo noi ad essere lenti». Per via Roncato il problema è diverso. «Qui, in ballo, c’è una questione legata anche al rispetto delle regole imposte dalle Belle Arti. Si tratta di una palazzina che ha i suoi anni e per risanarla bisogna rispettare precise prescrizioni. Abbiamo, inoltre, solo un diritto di superficie e non la proprietà». Quanto ai tempi dilatati Schweigkofler allarga le braccia: «Dobbiamo rispettare le norme sulla trasparenza e per completare ogni progetto bisogna mettere in conto 4 anni e sfido chiunque a fare meglio». Schweigkofler si dice pronto ad accelerare, per quanto possibile, i tempi. «Ho incontrato l’assessore Jungmann e a breve rifaremo il punto. Abbiamo un obiettivo comune».

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