BOLZANO. «Appartamento in centro, perfetto per due persone, 850 mensili...» E ancora: «Stanza singola in via Diaz 453 euro». C'è anche un “Rent in double a 380 X month utilities included”.

Ce ne sono a decine più decine di annunci così sulla bacheca dell'università.

Uno potrebbe dire: è il mercato bellezza. Nel senso che gli allarmi sul caro prezzi, gli algoritmi e i dati costruiti sullo scorso anno accademico hanno scosso anche i cuori più duri dei proprietari di case.

Oppure, ed è questa la spiegazione che si danno alla Lub: "Due anni di pandemia e soprattutto la crisi di questa primavera e di questa estate hanno probabilmente indotto a moderare le richieste nel timore di una discesa della richiesta" azzarda Günther Mathà, il direttore dell'ateneo.

Il quale comunque chiarisce: «E' ancora presto per affermare che sia in atto una inversione di tendenza rispetto agli incrementi degli scorsi anni».

Dove si era giunti a richieste anche superiori ai 650 euro per una stanza singola.

Altro elemento che aiuta a costruire una cornice più complessa degli scenari che si stanno configurando per quest'anno è quello che riguarda le preiscrizioni. Che sono disposte su tre fasi e ora stanno entrando nella terza e ultima.

Ebbene, vi sono indicatori che mostrano una leggera flessione nelle iscrizioni in questi primi due step.

«Anche se in alcune facoltà la tendenza sta mostrando una variazione in positivo...» aggiungono in università.

Insomma, tanto tuonò che piovve.

Nei mesi passati, infatti, e fin dallo scorso autunno, l'aumento dei prezzi degli alloggi per studenti sul mercato privato aveva raggiunto livelli inediti.

E a poco erano serviti gli incontri proposti dalle associazioni studentesche con i proprietari di case per ottenere un calmieramento delle richieste. A fronte, invece, di un sempre maggior incremento della domanda.

Ora, evidentemente, assistiamo ad un primo mutamento di scenario. Dovuto, secondo gli esperti dell'ateneo, a un paio di elementi. Il primo è la crisi. Molti proprietari temono che col calo del potere d'acquisto delle famiglie una possibile voce che ne possa subire le conseguenze siano le spese universitarie. E dunque, dopo anni di risalita, il mercato sta operando una sorta di autolimitazione, come se, naturalmente, l'offerta iniziasse a posizionarsi sui nuovi parametri della richiesta.

Poi un altro fattore riguarda gli studentati. Con lo sblocco della normativa che soltanto fino a qualche mese fa limitava i cambi di destinazione d'uso urbanistici e dunque frustrava la possibilità di dare il via alle decine di progetti di studentati già depositati in Comune e Provincia, stiamo avvicinandoci ad una stagione di grande fervore costruttivo, tanto che le previsioni degli uffici parlano di almeno sette cantieri che potranno essere conclusi nel giro di un anno e mezzo, quasi sicuramente prima o in concomitanza con l'apertura della nuova facoltà di Ingegneria.

A questo proposito un altro dato: i posti letto degli studentati già operativi stanno per esaurirsi perché le richieste sono sempre molto alte. Questo significa che se il mercato privato non si affrettasse a riposizionarsi potrebbe divenire molto poco competitivo nel giro di pochi anni con le nuove strutture di alloggi studenteschi a disposizione.

Kuno Prey, già preside della facoltà di Design e con anni di esperienza nel rapporto con gli studenti, ha una posizione precisa: «Certo, gli studenti mi dicono che il mercato è stretto ma non conosco un caso di un ragazzo che abbia rinunciato a Bolzano per via dell'alloggio. Oggi vedo che, a poco a poco, e in prospettiva, il mercato prova a autoregolarsi...»

Mentre sulla bacheca si affollano altri annunci. «Offro stanza singola a partire da ottobre 2022, in un appartamento da quattro con terrazzo a 450»; «Ich vermiete in Zentrum... Preis 550».