Alperia, svolta dei Comuni: presto il 55% 

La Selfin passerà al 13%, maggioranza con Bolzano e Merano. Provincia pronta a scendere al 44%



BOLZANO. La decisione è presa, anche se mancano all’appello ancora 20-30 Comuni, non interessati o dubbiosi. L’assemblea generale della Selfin (società di 114 Comuni più le comunità comprensoriali), ha approvato ieri all’unanimità l’aumento di capitale della società stessa, passo propedeutico all’acquisto fino al 10% di quote Alperia attualmente in mano alla Provincia. La Selfin, che controlla già il 3,55% arriverebbe al 13,55%, la Provincia scenderebbe sotto la maggioranza assoluta, passando dal 54,45% al 44,45%. Ma non è solo su questa percentuale che si focalizzano Sebastian Helfer (presidente di Selfin) e Andreas Schatzer (presidente del Consorzio dei Comuni), che negli ultimi due anni hanno tessuto una trattativa non semplice tra Provincia e colleghi sindaci: «Siamo alla vigilia di un passaggio straordinario. Oltre al 13% di Selfin, dobbiamo ricordare il 21% a testa detenuto da Bolzano e Merano. Questo significa che se i Comuni andranno d’accordo, potranno avere una forte voce in capitolo sul piano industriale di Alperia». Da una società a maggioranza provinciale, si passerebbe a una maggioranza comunale. Restano i dubbi di alcuni Comuni sulle modalità di finanziamento dell’operazione complessiva da 97 milioni. Alla scadenza dei termini di martedì scorso, su 114 Comuni (Bolzano e Merano sono escluse dall’operazione), 50 hanno dichiarato che acquisteranno le quote con fondi propri, mentre un’altra quarantina sono interessate, ma stanno valutando le forme di finanziamento. Gli altri Comuni sono incerti o contrari. «Contiamo di convincere quasi tutti, grazie al sistema di finanziamento che abbiamo individuato nelle ultime ore», spiega Helfer. La vigilia dell’assemblea è stata dedicata a trattative serrate con il segretario generale della Provincia Eros Magnago. Questa la decisione: la Selfin si farà carico del mutuo necessario per pagare le quote dei Comuni che non utilizzeranno mezzi propri. «Le amministrazioni rimborseranno le rate in 15 anni e potranno ricorrere anche al capitolo annuale dei fondi per gli investimenti», anticipa Helfer. Se mancheranno all’appello 20 o 30 Comuni, gli altri potranno acquistare più quote, oppure si deciderà di non rilevare tutto il 10% offerto dalla Provincia». L’operazione va conclusa prima delle elezioni provinciali. (fr.g.)













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