Alpini: in 500 da Bolzano all’Adunata di Piacenza

L’organizzazione dei gruppi è in fermento: pronte tende, cucine e attrezzature. Dall’Alto Adige partono dieci pullman, le iscrizioni sono aperte a tutti


di Riccardo Valletti


BOLZANO. Sta per iniziare il conto alla rovescia della partenza. In questi giorni i preparativi delle penne nere dell’Ana sono in fermento per garantire a tutti una piacevole permanenza per l’Adunata del 2013. Sì, non abbiamo ancora finito di sorridere ai ricordi delle tre giornate di festa degli Alpini a Bolzano, che è già ora di preparare gli zaini. Si va a Piacenza, il 10-11 e 12 maggio. Dall’Alto Adige, fanno sapere i gruppi, partiranno almeno dieci pullman, quindi 500 persone. Ma il numero continua a crescere con gli iscritti dell’ultimo minuto, anche non iscritti all’associazione, che hanno voglia di ripetere l’esperienza dell’anno scorso. La direzione nazionale ha già dato i dettagli della scaletta di sfilamento, e i nostri dovranno presentarsi pronti all’ammassamento per le 11 della mattina di domenica 12. Per chi, come la sezione Alto Adige, ha “passato la stecca” non c’è nessun posto d’onore: quest’anno il corteo lo chiuderanno i piacentini, e la stecca passerà alla sezione di Pordenone.

I gruppi. L’organizzazione del viaggio e dell’alloggio è fatta da ciascun gruppo autonomamente. «Per il momento abbiamo un pullman già pieno - spiega Christian Baracca del gruppo Ana di Oltrisarco - e uno ancora in formazione; noi parteciperemo solo la giornata di domenica: partiremo presto la mattina, per trovarci all’ammassamento in orario, e torneremo in serata. Abbiamo scelto questa organizzazione per venire incontro a chi non poteva prendere ferie e per limitare i costi del trasferimento, in questo modo possiamo coinvolgere anche chi non è dell’associazione, che se vuole passare una domenica diversa può farcela con qualche decina di euro». Il gruppo ha appena aperto il suo nuovo sito (www.ana.oltrisarco.org) per chi volesse iscriversi.

Dai Piani, invece, il programma è quello classico dei tre giorni pieni, «Siamo superorganizzati - sorride il capogruppo Michele Valorzi - abbiamo preso contatti con il gruppo di Ora, e ci piazzeremo insieme in una palestra vicina al centro di Piacenza; del nostro gruppo partiremo in 35, venerdì mattina». Chiaramente il prezzo per i tre giorni è più alto, «abbiamo fatto in modo di tenere per tutti, anche i non iscritti, i prezzi sociali di sempre».

Sì perché l’adunata ha lasciato una lunga scia di “entusiasmo alpino”, che si è concretizzata in decine di persone che si sono avvicinate ai gruppi, «è una bella novità, in tutti i gruppi stanno entrando molti giovani, e questo ci fa ben sperare, perché dopo la fine della leva obbligatoria avevamo temuto che l’associazione sarebbe andata lentamente sparendo».

Per lo stesso motivo Fernando Scafariello è contento di organizzare un pullman ulteriore, per gli esterni, «C’è tanta gente che chiede di partecipare, e allora abbiamo pensato di aggiungere un viaggio di andata e ritorno in giornata giusto per vedere la sfilata - spiega il presidente - prezzo di quindici euro, si parte la mattina presto e si torna domenica sera». Il gruppo di Gries invece è tra quelli che si fermano i tre giorni, ma poi c’è anche l’Ana Protezione Civile. «Al gruppo di Bolzano è stato assegnato il coordinamento di tutte le telecomunicazioni dell’evento - spiega Luca Zanoni - oltre che l’assistenza sanitaria e il servizio di sicurezza». Gli operativi partiranno qualche giorno prima in modo da preparare le infrastrutture.

La crisi e il caro-hotel. Come sta succedendo per tutto, anche per l’Adunata si devono fare i conti con la crisi. «Stiamo facendo in modo da stare fuori un solo giorno per mantenere i prezzi bassi e permettere a tutti di partecipare - spiega Scafariello - tanta gente ci dice che altrimenti non ce la fa». E a metterci il carico c’è anche l’impennata di prezzi degli hotel nell’hinterland piacentino in occasione dell’Adunata, «gli albergatori altoatesini sono stati molto più ospitali che i loro colleghi - afferma il presidente - da noi il prezzo della camera era stato addirittura abbassato sotto la media di stagione, a piacenza non finiscono di aumentare, la media è arrivata a toccare i 150 euro per notte, uno sproposito».

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