Alpini, l’adunata è stata un grosso successo per tutta la città

Trecentomila presenze, tra cui novantamila penne nere che hanno sfilato per 12 ore. Durnwalder: «Si può rifare, non aspettiamo altri sessant’anni». Il resto d’Italia scopre una città accogliente, che da oggi guarda al suo futuro con uno spirito nuovo



È andata magnificamente, meglio era davvero impossibile. Tempo ideale, nessun problema rilevante alla viabilità. E gli alpini hanno definito impressionante la macchina organizzativa messa in piedi dagli altoatesini.

Un’adunata storica, come l’ha definita il presidente nazionale dell’Ana Corrado Perona. Storica per gli alpini, giunti a Bolzano in oltre trecentomila, perché si sono sentiti accolti come mai avrebbero immaginato, ma storica soprattutto per l’Alto Adige: da ieri ha cambiato volto e non sarà mai più lo stesso. Lo ha chiarito pure il presidente della Provincia, Luis Durnwalder: «Non aspettiamo altri 60 anni per organizzare un’altra festa così bella, fra amici».

La sintesi perfetta di questo concetto l’hanno però fornita le penne nere, con un magnifico trittico tricolore di striscioni. Il primo, verde, recitava: “A Bolzano tra amici”. Il secondo, bianco, a seguire diceva : “Guardiamo al futuro”. Il terzo, rosso, concludeva: “Non al passato”. Ed è proprio questo il significato principe della 85-esima edizione dell’adunata nazionale dell’Ana: voltiamo pagina, una volta per tutte.

Un orologio svizzero, il piano mobilità della protezione civile.

Intendiamoci, gli intoppi e i disagi non sono mancati, ma sono inevitabili se a muoversi è una simile massa di gente. Nessun problema di ordine pubblico, nessuna vera emergenza sanitaria. Addirittura, nella notte su domenica, il massimo dei massimi quanto a festeggiamenti alcolici, nonostante ci fossero a zonzo in città almeno duecentomila persone, non si è registrato nemmeno un caso di coma etilico.

Le penne nere ieri hanno invaso il capoluogo altoatesino, da ogni lembo di Italia e dall’estero. Soprattutto sono arrivati a frotte dal Triveneto, che ha sfilato come ultimo settore: ore e ore e ore. La sfilata, dall’inizio alle 9 spaccate, fino alle fine alle 21 passate, è stata l’ininterrotta festa dei 90 mila. Con decine di migliaia di bolzanini assiepati ai lati delle vie, non solo della sfilata, ma pure dell’ammassamento. Lo spettacolo magnifico, però, l’ha offerto la città dei balconi delle finestre e dei terrazzi. Un tripudio di tricolori, gente per ore ad applaudire e a dire: grazie, bravi, viva gli alpini.

Alla sfilata, oltre alle massime autorità provinciali e regionali, hanno preso parte il ministro della Difesa Giampaolo Di Paola, il suo predecessore Ignazio La Russa, il senatore Carlo Giovanardi (rimasto fino all’ultimo minuto sulle tribune Vip di piazza Tribunale), il capo di stato maggiore dell’esercito Claudio Graziano e il comandante delle truppe alpine, Alberto Primicerj.













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