Alpini, Scafariello rieletto presidente

Riconfermato per la sesta volta consecutiva dai 128 delegati all’assemblea dell’Ana Alto Adige. Soci oltre quota 2.500


di Valeria Frangipane ; di Valeria Frangipane


BOLZANO. Bolzano non dimentica la memorabile adunata del 2012. «Viva la Sezione Alto Adige. Viva gli Alpini. Viva l’Italia». Sesto mandato consecutivo per Ferdinando Scafariello: è ancora lui. L'assemblea annuale dei 128 delegati (tutti presenti) - riunita ieri a Oltrisarco, lo ha riconfermato presidente provinciale dell'Ana. «Abbiamo - dice con orgoglio - 40 gruppi sparsi in tutto l'Alto Adige, per un totale di 128 delegati. Nel 2013 i soci dell'Associazione nazionale in provincia di Bolzano sono stati 2.563 e 401 gli aggregati simpatizzanti. Se dal 2002 ad oggi gli amici degli alpini continuano ad aumentare di numero purtroppo dobbiamo registrare una lenta discesa dei soci alpini. Se andiamo avanti di questo passo alla fine nel 2020 avremo 2.178 soci alpini e 499 soci aggregati. Su questi dati si possono fare molte considerazioni, ma emerge l’assoluta necessità di coinvolgere nella nostra associazione anche quegli alpini che, pur avendo fatto la “naja scarpona”, non si sono mai iscritti all’Ana». E quella di ieri è stata una sfida a tre. Tanti i candidati alla poltrona di presidente, ma non c’è stata storia. Scafariello ha incassato 80 voti, Marco Tomazzoni 38 e Maurizio Ruffo 10. All'assemblea ha partecipato il comandante del IV Corpo d'armata Alberto Primicerj «non manco e non mancherò mai all’adunata nazionale ed all’assemblea dei delegati Alto Adige». In sala il sindaco Spagnolli: «Gli alpini dell’Ana, oltre a fare devono abituarsi a rendicontare quel che fanno. Oggi non basta far vedere il risultato, per esempio nella Protezione civile. Ed è questo che dà credibilità all’associazione. Purtroppo viviamo in un’epoca in cui apparire conta più di essere, per cui bisogna essere grandi ma anche far vedere di esserlo». In sala anche Christian Tommasini e il consigliere comunale Pd Sandro Repetto, alpino nel cuore. Scafariello ha ricordato gli ex presidenti della sezione Nino Genesio Barello, Tullio De Marchi e Giancarlo Micheli e poi ha tracciato una sintesi perfetta dell’attività. Tra tante belle parole anche una bacchettata. «Il primo settembre si sono celebrati il 60° del Gruppo Oltrisarco e il 60° del Gruppo di Egna. Mi auguro che in futuro si possa fare in modo da non far coincidere, nella stessa data, cerimonie così importanti». E ancora.

«“Cappello in testa e zaino in spalla” camminiamo spediti e decisi, animati dalla passione. Tutti crediamo in essa, ma dobbiamo essere sempre uniti se vogliamo che la nostra sezione e la nostra associazione abbiano ancora vita lunga». Il presidente ha quindi ricordato la fondazione della Protezione civile alpina.

«E’ su iniziative come questa bisogna tener duro, se vogliamo che la nostra Associazione si avvicini sempre più ai giovani, che ormai non svolgono più il servizio di leva». Quindi un abbraccio ai delegati. «La vostra pazienza, la vostra costanza oltre che la vostra simpatia, mi hanno dato il coraggio e il sostegno per continuare anche in momenti spesso difficili e qualche volta amari».

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