Alta Pusteria, il consorzio nel segno delle Tre Cime

Le vette uniscono il turismo a San Candido, Dobbiaco, Braies, Villabassa e Sesto Così la regione dolomitica si rafforza nella promozione invernale ed estiva


di Ezio Danieli


ALTA PUSTERIA. Non più Alta Pusteria e neppure nei mesi invernali Sextern Dolomiten. La regione dolomitica Tre Cime ha ora un nuovo logo che mette le tre Cime di Lavaredo in grande evidenza e che caratterizzerà la propaganda turistica di questa zona dell’Alto Adige e dei suoi centri: San Candido, Dobbiaco (dove ci sono la sede e gli uffici del consorzio), Sesto, Braies e Villabassa.

Il nuovo logo è caratterizzato dalle Tre Cime stilizzate e consentirà alla zona dell'Alta Pusteria un deciso rilancio sul mercato turistico sia estivo che invernale. È soprattutto nei mesi freddi che si attendono i risultati più importanti a seguito dell'apertura, l'inverno scorso, del collegamento fra la Croda Rossa e il Monte Elmo, a Sesto, che ha portato in zona numerosi ospiti.

La scelta del nome Tre Cime per la regione dolomitica è stata quasi scontata, visto che le montagne sono il simbolo delle Dolomiti di Sesto. Le Tre Cime si raggiungono in auto dal Cadore, attraverso la strada panoramica a pedaggio che sale da Misurina. A piedi invece ci sono varie alternative: risalendo la valle della Rienza, dal Lago di Landro, dalla val Fiscalina o da Auronzo di Cadore prima per la Val Marzon e poi per la vecchia strada militare lungo il Vallon di Lavaredo. Le tre cime sono la Cima Grande (2.999 metri), la Cima Ovest (2.973 metri) e la Cima Piccola (2.857 metri). Si trovano all'interno del Parco naturale Dolomiti di Sesto e ricadono per 3 tre quarti nel Comune di Auronzo di Cadore e per un quarto nel territorio di Dobbiaco. Forse la vista migliore della parete nord delle Tre Cime è quella dal Monte Paterno. Si può salire e scendere lungo le gallerie della 1° Guerra mondiale. Chi vuol trascorrere una vacanza nei pressi delle Tre Cime, può scegliere di soggiornare a Sesto, San Candido o Dobbiaco, che sono i paesi più vicini. Queste zone sono diventate importanti destinazioni turistiche a partire dalla fine della seconda Guerra mondiale e finora facevano parte, oltre a Braies e Villabassa, del consorzio turistico Alta Pusteria. Di recente l'intera area ha preso il nome di regione dolomitica Tre Cime, racchiude tutti e cinque i paesi ed i vari impianti a fune esistenti sul territorio che con il nuovo logo è destinato ad aumentare il suo "peso" nel già ricco panorama di offerte che può offrire la provincia di Bolzano, d'estate e d'inverno.

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