«Alto Adige aiuta», diamo tutti una mano 

Al via la tredicesima raccolta fondi per le famiglie in difficoltà. Aste benefiche e lotteria di Natale



BOLZANO. La vita può cambiare faccia all'improvviso, senza avvertire. Giuseppe ha lavorato per trent'anni nei cantieri, vive in una casa Ipes, ha due figli, un part time per la moglie, poi, da un giorno all'altro, l'invalidità. Basta chiamate, l'affitto che è sempre quello. Che fare? Ruth invece, ha avuto l'energia elettrica tagliata e pure il gas, lo stipendio è finito con l'ultimo lavoro: «Che faccio col mio bambino di due anni? Sono sola...». E poi il contadino a cui il fuoco ha bruciato tutto, anche la speranza. E ancora la malattia, la lotta col tumore, le spese, i viaggi per le cure. E i soldi? Ecco l'altro Alto Adige. Quello che non ce la fa. Non perché non vuole: non può più. A queste persone serve un aiuto immediato, non c'è tempo per fare domande, chiedere sussidi. La risposta? «Quando le comunità sono unite, è possibile fare sempre qualcosa» dice Heiner Feuer. Lui è cuore e anima di “Südtirol hilft- l'Alto Adige aiuta» . Che solo l'anno scorso ha ottenuto donazioni da quasi tremila altoatesini, per una cifra record di 861mila euro. Il risultato? 223 famiglie o singole persone hanno sostegno. Una spinta per vivere. «Un aiuto immediato e non burocratico è necessario quando situazioni drammatiche impongono una risposta tempestiva», così Feuer ieri alla presentazione del tredicesimo anno di impegno dell'associazione di cui è presidente. E c'era anche Arno Kompatscher, accanto a Caritas, Assistenza tumori AA, Bauerlicher Notstandsfonds, con Radio Tirol, Südtirol 1 e in stretta collaborazione con la casa editrice Athesia, a sostenere la nuova campagna: «Perché siamo tutti sicuri - ha detto il governatore - che ogni euro donato qui, andrà direttamente a chi ha bisogno». Naturalmente tutte le richieste di sostegno vengono esaminate «e i casi da sostenere selezionati accuratamente». ha aggiunto Leopold Kager del Bauerlichen Notstandsfond. E Paolo Valente della Caritas ha ricordato le parole di Papa Francesco, commentando amaramente come «la parola solidarietà venga sempre più spesso cancellata dal vocabolario». Certo, ha aggiunto col direttore dell'assistenza tumori Marcus Unterkircher «il denaro non può curare la malattia ma aiuta a continuare la lotta e a trovare coraggio». Tante le iniziative di quest'anno per raccogliere nuovi fondi. Ci saranno due aste con personaggi noti il 17 e il 20 dicembre, con in palio giornate in mountain bike e al gran premio di Monza; e ancora la “maratona delle donazioni” il 21 dicembre in Radio. Ancora una lotteria prenatalizia con mille biglietti da 50 euro, disponibili dal 29 presso l'Athesia e le agenzie viaggi bolzanine. Tanti i partner, dalla Forst con una serata di gala , Aspiag con borse della spesa biodegradabili col logo «Alto Adige aiuta», la catena Mpreis, i panificatori altoatesini, il consorzio speck con un calendario, Pur Südtirol, Raiffeise, Fondazione Cassa di Risparmio e Brennercom per le spese amministrative. Insomma, , ecco la “comunità unita” di cui parlava Feuer. E si conta, quest'anno, di superare il record di fondi dello scorso. (p.ca.)













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