Alto Adige: la Provincia blocca gli stipendi bloccati per 4 anni

La finanziaria 2011 congela gli aumenti, organici ridotti del 3% entro il 2015


Maurizio Dallago


BOLZANO. Stretta sui dipendenti pubblici. Con la Finanziaria 2011 la Provincia dice stop all'aumento degli stipendi - compreso l'adeguamento all'inflazione - nel quadriennio 2010-2013, (risparmio di 40 milioni di euro annui). Fissata la pianta organica a 18.516 unità, da ridurre del 3% in 5 anni. In soldoni significa che verranno tagliati come minimo 555 posti nell'amministrazione provinciale, da intendersi come somma dei dipendenti del settore istruzione (personale docente, amministrazione scuola, asili nido, scuole professionali e musicali, educatori per persone con disabilità), di quello amministrativo «classico» dipendente direttamente da Palazzo Widmann, comprensivo dei settori strade e foreste. Un comparto che per il 2011 ha una spesa sul bilancio (risorse umane) pari a 1,029 miliardi di euro. Da ricordare che il documento contabile della Provincia per l'anno prossimo registra un volume totale di 5,2269 miliardi di euro, inferiore di 58 milioni rispetto a quello del 2010 (-1,1%). Sette articoli sui 32 della legge finanziaria - approderà in commissione legislativa a metà novembre - si occupano di finanza pubblica, con misure di contenimento della spesa, risparmi e razionalizzazione dei servizi. Il patto di stabilità interno impone di tagliare 50 milioni di euro alla Provincia, 15 ai Comuni e 4,7 milioni agli enti strumentali che per il 2011 sosterranno una spesa per l'attività ordinaria inferiore del 5 per cento rispetto al 2010. Nello specifico del personale si insiste nel fissare la pianta organica per il 2011 a quota 18.516 unità a tempo pieno, fotografia dell'esistente cui si aggiungono 16 unità (8 dei Centri visita dei Parchi naturali ed 8 dell'asili Dante Alighieri a Bolzano). Nel prossimo quinquennio i posti di lavoro (unità a tempo pieno) verranno ridotti di almeno il 3% rispetto alla pianta organica. La misura che più interessa le tasche dei dipendenti pubblici si trova alla lettera c, comma 6, dell'articolo 13: «Per il quadriennio 2010-2013 non si dà luogo a contrattazione collettiva per l'adeguamento degli stipendi all'inflazione e per l'aumento del trattamento accessorio, fatta salva un'indennità di vacanza contrattuale per il 2010». Dopo lo stop fino al 2013 si potrà riprendere la contrattazione per «un riallineamento dei trattamenti economici fra i comparti del pubblico impiego», vedi Provincia, comuni e comunità comprensoriali. Resta il blocco per 4 anni che interessa le 18.516 unità a tempo pieno (in realtà con i part-time le persone interessate sono di più), occupate per il 70,7% nel macro-settore istruzione. Tra le misure di razionalizzazione ci sono quelle riguardanti proprio l'istruzione. Gli Istituti pedagogici vengono inglobati a partire dal 1º gennaio 2011 nelle Intendenze scolastiche. Queste ultime assumono le funzioni della Formazione professionale provinciale a fare data dal 1º gennaio 2012. Stesso discorso per gli Istituti musicali.

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