TOPONOMASTICA

Alto Adige, nel Comune di Barbiano nomi delle strade solo in tedesco

Barbiano ha rivoluzionato i nomi delle proprie strade. Nell’occasione, l’odonomastica diventa in buona misura monolingue. Dal primo febbraio sono diventati operativi 35 nuovi nomi di strade. Di questi, 14 sono in tedesco


Francesca Gonzato


Barbiano ha rivoluzionato i nomi della proprie strade. Nell’occasione, l’odonomastica diventa in buona misura monolingue. Caldaro, per restare al caso più recente, ha fatto scuola. Dal primo febbraio sono diventati operativi 35 nuovi nomi di strade a Barbiano. Di questi, 14 sono in tedesco. A scorrere la lista, sembra che sia stata applicata tacitamente la «teoria Durnwalder». 
La linea espressa da Durnwalder sulla toponomastica, in vista della legge provinciale che dovrebbe essere discussa nei prossimi mesi, punta a tradurre in italiano solo ciò «che è traducibile e sicuramente non i nomi propri». Ma la legge provinciale sulla toponomastica non esiste ancora e il caso della segnaletica di montagna ha fatto ricordare a tutti l’obbligo di bilinguismo previsto dallo Statuto.
 A Barbiamo dunque hanno inventato 35 nuove denominazioni, prevedendo in 14 casi la versione solo in tedesco.
 Lasciando da parte i toponimi solo in tedesco, anche nell’odonomastica in italiano non mancano perle come Rosengartenstrasse, che diventa via Rosengarten. Addio Catinaccio. E spunta anche «via Kaiser». Forse un omaggio ai nostalgici, forse un nome di famiglia.
 Vale la pena ricordare che l’azione analoga del Comune di Caldaro ha provocato a fine 2009 una richiesta di chiarimenti da parte del commissario del governo Fulvio Testi. A Barbiano, dove è insediato un consiglio comunale monocolore Svp, l’operazione è iniziata un paio di anni fa lontano dai riflettori ed è diventata operativa a inizio mese, con i nuovi indirizzi comunicati ai postini e buona parte delle tabelle già sostituite.
 Il punto di partenza è il vecchio assetto del paese, organizzato anche nelle frazioni con tre sole strade, per altro con versione bilingue: via S. Giacomo-St.Jakob, via S. Gertrude-St.Gertraud e via S. Ingenuino-St.Ingenuin.
 Una situazione così non era più gestibile, spiegano in Comune. Tre sole strade per coprire un territorio che va dal bivio della statale al Corno. «I corrieri non riuscivano più a trovare le case per consegnare i pacchi». In più «case nuove si trovavano assegnati per progressione numeri civici come il 250, ma la vecchia casa accanto aveva ancora numeri come 20». Ecco allora la decisione di suddividere il territorio. I tre nomi originari delle strade sono stati aboliti e sostituiti con 35 nuove denominazioni. Un paio di anni fa la decisione, poi il lavoro di una commissione, poi il via libera della giunta e ora è tutto nero su bianco.
 «Ackerweg» viene proposta anche come «via dei Campi», così «Jakobsplatz» è «piazza Giacomo», «Brennerstrasse» è «via Brennero», «Hornweg» è «via Corno». Ma «Oberdorf», che spesso si trova anche nella versione «Villa alta» (o Villa di sopra), resta solo in tedesco, come pure «Unterdorf», «Oberweger». Perfino «Altweg» non avrà la sua tabella in italiano «strada vecchia».
 Monolingui anche Briol, Tschernai, Bühler, Pian, Saubach. Nomi tradizionali, spiegano in Comune, che fanno riferimento alle malghe. Per il Catinaccio invece non sono tempi d’oro













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