Alto Adige: nuova tabelle sugli ossari di guerra, "falsificazione del passato" SONDAGGIO

L'obiettivo, sancito dall'accordo tra Durnwalder e il ministro Bondi, è quello di "depotenziare" il significato dei cimiteri della Prima Guerra Mondiale, dei quali si era ideologicamente impossessato il fascismo



BOLZANO. ''In un'opera di strumentale falsificazione del passato, il regime presentava i fanti caduti sui campi di battaglia quasi come precursori degli 'ideali' fascisti. Nelle nuove province passate al Regno d'Italia proprio a seguito della guerra, gli ossari avrebbero dovuto svolgere anche il ruolo di mute e imponenti sentinelle poste ai 'sacri confini della patria' ''. E' uno dei passaggi del testo che sara' apposto agli ossari che si trovano in Alto Adige.

La giunta provinciale di Bolzano ha compiuto passi in avanti per il 'depotenziamento' degli ossari presenti sul territorio, previsto dal recente accordo con il ministro dei beni culturali Sandro Bondi. Come ha spiegato il governatore Luis Durnwalder, saranno applicate delle tavole esplicative ''il cui contenuto dovrà essere - ha sottolineato il presidente - il più possibile obiettivo, al fine di evitare ogni possibile provocazione''.

Prima di una decisione definitiva - ha assicurato Durnwalder - sarà nuovamente interpellato il commissariato del governo, con il quale già vi sono stati contatti. Il testo sarà predisposto sulla base di un parere dell'archivio storico e Durnwalder ha già anticipato che sulla dizione si sono già espressi in maniera negativa gli Schuetzen.

''Gli obiettivi del fascismo - si legge ancora in un altro passaggio del testo - erano di monopolizzare la memoria e la celebrazione della Grande guerra, di affermare la piena continuità tra esperienza bellica e fascismo e di promuovere una 'pedagogia della guerra' attraverso l'esaltazione dei soldati caduti per la patria''.













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