Alto Adige: scomparsi 45 minori in 10 anni

Gli investigatori: stranieri che potrebbero diventare vittime di pedofili


Susanna Petrone


BOLZANO. Negli ultimi dieci anni sono spariti nel nulla ben 45 minori tra i sei ed i diciassette anni. Quasi tutti sono cittadini stranieri e nomadi che fuggono dai centri profughi o dalle strutture di accoglienza per minori. Questo è quanto è emerso dall'indagine avviata dal sostituto procuratore Luisa Mosna che ha dato in incarico ai carabinieri del reparto operativo di Bolzano, coordinato dal colonnello Andrea Rispoli, subito dopo il ritrovamento di ossa umane in una zona boschiva vicino a Fiè allo Sciliar. Gli inquirenti, infatti, in un primo momento non hanno voluto escludere nessuno e hanno stilato una lista di nomi di uomini, donne e minori scomparsi. Ma a seguito dei risultati riportato dall'anatomopatologo sui resti umani ritrovati a fine gennaio gli investigatori hanno potuto escludere sia le donne sia i minorenni e concentrarsi sugli uomini (quindici complessivamente). Ai familiari di cinque di loro i carabinieri hanno fatto un prelievo di tampone della saliva e nei prossimi mesi le ossa potrebbero avere un nome. Questo però non significa che la Procura non sia preoccupata per quanto riguarda i minori scomparsi, un dato allarmante a livello sociale. I minori svaniti nel nulla sono quasi tutti cittadini stranieri: dodici del Bangladesh, undici afghani, quattro dell'Irag, dell'Albania e dei paesi dell'ex Jugoslavia. E poi: due ragazzini del Marocco, due della Romania, due della Tunisia, un ragazzo turco e un libanese, così come un ragazzo nato a Bolzano e una bambina cinese di appena sei anni che viveva con la madre a Merano. Quest'ultima sarebbe stata sequestrata dal padre due anni fa. Da allora la madre non ha più saputo nulla della propria figlioletta. Secondo gli esperti i minori si allontanano quasi sempre volontariamente da istituti o comunità d'affidamento. Si tratta soprattutto di minori stranieri che arrivano da paesi come l'Afghanistan che per paura di non riuscire a restare in Italia preferiscono nascondersi nei parchi delle grandi città. In altri casi si tratta di nomadi sottratti ai genitori. La paura degli inquirenti, ovviamente, è che questi minori possano rimanere vittime di pedofili, trafficanti di droga o - come nel caso dei nomadi - che i genitori li usino per mendicare soldi agli angoli della strada senza avere la possibilità di andare a scuola. Dei 45 minori, che ad oggi risultano scomparsi in provincia di Bolzano, di due non esistono dati precisi sul luogo e data di nascita, 23 sono fuggiti appena 17enni, undici si sarebbero allontanati all'età di sedici anni, quattro i quindicenni, un quattordicenne, una tredicenne, due dodicenni ed infine la bambina cinese di sei anni. Per quanto riguarda i minori, le forze dell'ordine - polizia e carabinieri - hanno l'obiettivo di ritrovare i giovani affinché non finiscano nella rete dei malviventi. E' soprattutto il futuro dei più piccoli, i ragazzi tra i 12 ed i 15 anni, a preoccupare che potrebbero essere usati nel giro della prostituzione minorile, senza avere la possibilità di difendersi. Purtroppo il fenomeno non sembra diminuire. Sono soprattutto loro, i minori stranieri, la fascia più debole del nostro paese. Troppe le persone che vorrebbero metterci su le mani.

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