Alto Adige, un paradiso per gli amanti del rafting
Isarco, Passirio, Aurino: da maggio a settembre, adrenalina e divertimento sui (freddi) fiumi e torrenti altoatesini. In questa nostra breve guida, tutto quello che c'è da sapere prima di saltare sopra un gommone. O quasi...
I consigli utili di un veterano - Un recupero in extremis
Diciamo subito una cosa: il rafting non è uno sport estremo, ma neppure... una passeggiata. E’ uno sport outdoor, ma sono in pochi a viverlo così. Per la maggior parte dele persone, è un’avventura tutta da raccontare, da condividere con gli amici, da fare una volta e poi basta. In realtà, non sono pochi coloro che, superato il battesimo dell’acqua, iniziano ad appassionarsi alle discese di fiumi e torrenti con il gommone. E tornano, puntuali a ogni stagione.
Già, le stagioni. Il rafting, in Alto Adige, si pratica grossomodo da maggio a settembre. A maggio, con i primi caldi primaverili, fiumi e torrenti iniziano a ingrossarsi grazie allo scioglimento delle nevi invernali e dei ghiacciai. La portata massima, in genere, si ha in giugno; poi scende un po’ ma si mantiene costante grazie alle piogge estive. A settembre, l’acqua potrebbe non essere sufficiente per le discese.
In Alto Adige, il rafting si pratica sul fiume Isarco e sui torrenti Aurino e Passirio.
Isarco, the king
Le emozioni, lungo l'Isarco, sono assicurate. E' uno dei pochi fiumi italiani di classe 4, ovvero con un livello di difficoltà alta (il grado 5 non è percorribile, in inglese si chiamerebbe... "commercial suicide"). Ma l'Isarco, nel tratto da Mules alla diga di Fortezza - vedi la cartina qui sopra - è anche una sorta di campo pratica all'aperto. Quasi fosse fatto apposta, la prima parte del percorso (Isarco 1) è per principianti, la seconda (Isarco 2) si fa già più impegnativa e la terza (Isarco 3, quella che scende direttamente al lago) è per gente... di fegato.
Hermann Oberlechner è una leggenda, nel mondo del rafting altoatesino. Fondatore e titolare del Club Activ di Campo Tures, conosce fiumi e torrenti come le sue tasche e in questa breve intervista racconta l'Isarco, il re delle discese su gommone in Alto Adige:
Questa sì che è adrenalina
Questo non è propriamente un video, ma un insieme di fotogrammi ravvicinati, montati insieme. Siamo sulla parte terminale del rafting sull’Isarco: 18 km da Mules, vicino a Vipiteno, sino al lago artificiale di Fortezza. L’ultima rapida è proprio quella che precede l’ingresso nella diga, ed è insidiosa perché la linea che il gommone deve effettuare per non ribaltarsi è vicina (sul lato sinistro) alle rocce:
Guardate cosa accade: il raft letteralmente scompare nella rapida, quando riappare si inarca su un lato, sembra ormai condannato a ribaltarsi ma quando ormai è sulla sua verticale, quasi per miracolo… riatterra anziché rovesciarsi. In tutto questo, la guida perde l’equilibrio e sembra quasi volare fuori dal gommone. Invece… un poderoso colpo di reni, et voilà.
Un, due, tre: si parte.
Ma non spaventatevi, non è tutta una rapida. In questo video, ecco un gruppo di ragazzi alla prova: la vestizione, il trasferimento sul fiume, il briefing con le istruzioni (e le prove pratiche), finalmente la discesa in acqua. E qui...
Link utili
Rafting Club Activ, Isarco e Aurino
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