Altro che social, a scuola tornano di moda i libri «Che belle le parole...»

Bolzano. “Parole fuori”: s’intitola così uno dei libri che Vanna Predelli, la responsabile della biblioteca delle Archimede, ha scelto per la settimana dedicata alla lettura. Sono dodici racconti...



Bolzano. “Parole fuori”: s’intitola così uno dei libri che Vanna Predelli, la responsabile della biblioteca delle Archimede, ha scelto per la settimana dedicata alla lettura. Sono dodici racconti firmati da dieci scrittori e due fumettisti che parlano delle emozioni. All’ispettore della Sovrintendenza scolastica Giuseppe Augello è toccato il compito di leggere “Vergogna”. Ieri è stato lui a dare il via alla “maratona” letteraria, leggendo ad alta voce davanti ai ragazzini della IIG che hanno ascoltato in religioso silenzio. L’impressione è che l’iniziativa - giunta quest’anno alla quinta edizione - piaccia. Forse semplicemente perché è una cosa diversa rispetto alla lezione tradizionale o forse perché - e questo è l’auspicio - la lettura fatta ad voce alta ha il potere di cattura l’attenzione anche dei più distratti. Gli esperti suggeriscono di partire già quando i bambini sono ancora in culla. Se qualcosa rimarrà, lo si capirà nelle prossime settimane e mesi. O magari anche nei prossimi giorni se qualcuno andrà nella biblioteca della scuola a chiedere in prestito “Parole fuori”, per “vedere” come finisce.

La sfida

«Noi ci proviamo - dice Marina Degasperi, preside di Archimede e Longon - nella convinzione che se si semina qualcosa rimane sempre. Oggi più che mai dobbiamo impegnarci, affinché giovani e giovanissimi si appassionino ai libri. La scuola fa la propria parte; ma tutto comincia in famiglia: sono i genitori che per primi devono prendersi il tempo per leggere ai propri figli. Si comincia con le fiabe. E saranno loro poi a capire la bellezza di avere sempre con sé un libro: la sera prima di spegnere la luce, in vacanza o durante un viaggio».

Lo sforzo richiesto è maggiore rispetto al passato, perché oggi giornali, riviste, libri soffrono la concorrenza dei social. Tutto più veloce, più colorato, più facile ma - troppo spesso - superficiale. È così che le battute da bar lette sui social diventano verità, per chi fin da piccolo non è abituato ad ampliare i propri orizzonti, leggendo, documentandosi, approfondendo, perché la realtà è più complessa di come appare. «Leggono poco - spiega la preside - e quindi anche quando scrivono - salvo eccezioni ovviamente - i contenuti sono poveri e ancora di più lo è il linguaggio, perché sono abituati a dialogare via whatsapp . Poche parole spesso abbreviate per fare prima».

Vanna, la bibliotecaria

In prima linea nella battaglia a favore della lettura, accanto alla preside e agli insegnanti, c’è Vanna: la “regina” della biblioteca scolastica delle Archimede. Negli scaffali sono raccolti e catalogati 12 mila libri selezionati ad hoc per i ragazzi; a questi se ne aggiungono altri tremila non inventariati. Così infatti prevede la Provincia per i libri editi prima del 1986. Ma anche se “vecchi” lei li custodisce gelosamente, per far vedere in occasione delle diverse iniziative come sono cambiati i libri: il titolo magari è lo stesso ma le edizioni hanno un diverso look . In quelle più datate ci sono spesso foto in bianco e nero di luoghi a volte scomparsi che vale la pena far conoscere ai più giovani.

Vanna è il punto di riferimento per i ragazzi che ogni giorno passano in biblioteca a prendere o restituire un libro.

Lei suggerisce e consiglia, sperando che al “dovere” di leggere subentri presto il “piacere”.

«C’è chi - racconta - passa solo a prendere i fumetti. Ma sono convinta che prima o poi farà il salto e mi chiederà un libro. Anche i più giovani prima o poi scopriranno il piacere di sfogliare pagine di carta. Dai giornali alle riviste, ai libri appunto. Non c’è che l’imbarazzo della scelta. Bene anche l’e-book se può servire ad avvicinarli alla lettura. E in qualche caso devo dire che serve, perché il libro elettronico non avendo le pagine tradizionali, non fa paura a coloro che leggendo poco, si spaventano davanti a testi di 2-300 pagine».

Da lunedì a venerdì dunque nelle classi delle Archimede si alterneranno nella lettura di brani dall’assessore provinciale Giuliano Vettorato al sovrintendente Vincenzo Gullotta; dalla direttrice dell’Ufficio biblioteche Lucia Piva all’assessore provinciale Philipp Achammer che leggerà in italiano e tedesco a Valeria Trevisan, direttrice della biblioteca provinciale “Claudia augusta”. Chiuderà,nell’aula magna, il presidente della Provincia Arno Kompatscher.

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