Amore e odio per Bossi, star della Lega

Politicamente scorretto, non rispetta i divieti, ma per strada firma autografi e fa foto ricordo


Orfeo Donatini


BOLZANO. La visita di Umberto Bossi a Bolzano ha consentito di fotografare la "politica italiana" dopo anni di talk show, di salotti televisivi, di campagne elettorali fatte di spot che hanno trasformato il messaggio politico in un semplice prodotto commerciale ed i suoi protagonisti in altrettanti attori, nel senso cinematografico del termine. E se l'attore poi è anche il leader di un partito come la Lega Nord che ha fatto del messaggio populista la sua strada vincente, allora Umberto Bossi, anche nella "fredda" ed austera Bolzano, diventa una star alla quale si chiede l'autografo, ci si fa fotografare insieme e si perdona tutto, anche le cose più "politicamente scorrette" come fumare al ristorante o negli uffici pubblici. E' una star, un personaggio al quale sono concessi, o quantomeno perdonati anche tutti quei comportamenti rigorosamente proibiti ai cittadini normali.  E così è stata la permanenza bolzanina del leader del Carroccio. E' arrivato a cena con i fedelissimi del partito regionale nel prestigioso ristorante Kaiserkron di piazza della Mostra dove ad accoglierlo c'era Roberto Wieser al quale era stata anticipata una "raccomandazione": «Non ditegli di non fumare, perché lo farà comunque». «E così è stato - commenta il titolare - tanto che abbiamo dovuto tamponare il problema e dribblare il divieto mettendogli a disposizione una saletta riservata con tanto di impianto di aerazione. Devo dire che nessuno poi si è lamentato».  Tanto è una star.  Il mattino successivo è arrivato a piedi a Palazzo Widmann e non poche sono state le persone per strada che si sono fatte fotografare assieme, per avere un ricordo con il personaggio della politica.  E' una star.  Nell'ufficio del presidente Durnwalder poi non ha smesso un attimo di "tirare" il suo toscano nell'imbarazzo del padrone di casa che non è un fumatore, e il fastidio di molti dei giornalisti presenti. Alla faccia del rigoroso divieto di fumare in luogo pubblico.  Tanto è una star.  Finito l'incontro ufficiale, il bagno di folla si è ripetuto al Mercatino di Natale dove, soprattutto ragazze e signore, hanno voluto la "foto ricordo", un autografo, anche solo scambiare una battuta.  E' una star.  Con l'immancabile sigaro è arrivato al ristorante dell'Hotel Luna, ospite della Svp: «Gli abbiamo gentilmente ricordato che in sala è proibito fumare - ricorda una delle responsabili - ma in tutta risposta ci siamo sentite dire che "non gliene importava nulla"».  Tanto è una star.  Alla sede del Carroccio cittadino infine un tripudio con i leghisti in visibilio per il "capo". Ma almeno è il "capo" e se lo sono scelto.  Eccola dunque la fotografia della "politica spettacolo" che crea amore e odio, ma che ai big, alle star, perdona tutto: dalle parolacce in tv al dito alzato; figuriamoci se non si perdona un sigaro acceso.

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