BOLZANO. «Mi chiamo Katia, ho 32 anni. Nella vita faccio l’assistente veterinario. Cerco la mia anima gemella. Sono timida, amo la natura e gli animali. Se vuoi conoscermi chiama». Accanto all’annuncio c’è la foto di Katia: è una donna molto bella, sportiva e sta abbracciando il “suo” cane. Insomma, la donna perfetta per un uomo solo, che nella vita si occupa del maso di famiglia e passa tutto il giorno fra i meleti. Quindi, cosa succede: il nostro lui prende coraggio e chiama il numero di cellulare che segue l’annuncio. Ma a rispondere non è “Katia”. È una delle due intermediarie delle agenzie matrimoniali “Gracia” e “Harmony Patners”, che fanno capo alla stessa persona, una cittadina ungherese di 47 anni, residente a Vienna.

Le due donne, invece, vivono in Alto Adige. La prima, una bolzanina di 37 anni, si occupa del capoluogo, della Bassa Atesina e della val Venosta. La seconda, una cinquantenne di Brunico, organizza incontri tra uomini soli e donne giovani in tutto il resto della provincia.

Il nostro lui, dunque, accetta di incontrare l’intermediaria: in un bar del centro, all’autogrill in autostrada o in un albergo di lusso del capoluogo. La donna gli fa capire subito una cosa: «Senza di noi, non troverai mai una compagna». Per un’ora se lo “lavora”, gli spiega che deve affrettarsi a firmare un contratto. Deve “semplicemente” pagare 3.600 euro per incontrare “Katia”. Anzi, ancora meglio: avrà venti incontri a disposizione, così potrà scegliere meglio. Il nostro lui accetta. Firma. Paga in contanti, paga a rate, si indebita o tira fuori la carta di credito. Poi gli viene consegnata una lista che contiene venti nomi con venti numeri di cellulare. Il nostro lui si mette alla disperata “ricerca” dell’anima gemella. Che però non risponde o è già impegnata con un altro uomo. Le poche donne che riesce a vedere non corrispondono alla descrizione che “Katia” ha fatto di sé. Ma soprattutto: non sembrano intenzionate ad allacciare una relazione con il nostro lui. Quando chiede spiegazioni gli viene detto che “Katia” non corrisponde alla donna dei suoi sogni. Quando cerca di non rispettare il contratto viene minacciato: «Hai firmato: o paghi il resto della somma o procederemo per vie legali». Intanto della donna dei suoi sogni neanche l’ombra.

E non è l’unico: i carabinieri del nucleo investigativo, coordinati dal colonnello Giuliano Polito, stimano che sono oltre 500 gli altoatesini - quasi tutti di madrelingua tedesca - che sono cascati nella maxi-truffa. Dall’inchiesta, che dopo un anno di controlli e verifiche si è conclusa con la denuncia delle tre donne e il sequestro di cellulari, computer, fatture e contratti, è emerso che l’agenzia matrimoniale, ha fatturato mezzo milione di euro negli ultimi due anni. Devono rispondere di truffa, estorsione, illecito trattamento di dati e circonvenzione di incapaci. Tra le vittime, infatti, ci sono anche tre uomini che risultano incapaci di intendere e di volere. Di matrimoni felici, invece, nemmeno l’ombra.

Le tre donne, però, sottolineano che è tutto in regola. Ma secondo i carabinieri la situazione sarebbe ben diversa, visto che sui contratti con ci sono riferimenti fiscali di nessun tipo e per questo motivo sarebbero da ritenersi nulli. Diversi i testimoni che sono già stati sentiti dai carabinieri. Alcuni di loro confermano: gli incontri erano tutti fasulli. Ci hanno truffato.

©RIPRODUZIONE RISERVATA