Anpi: se non lo fa il Comune, ripuliamo noi le scritte fasciste ai Piani

«Sono rimasto deluso dalla risposta del Comune. Se non lo faranno loro, vorrà dire che lo faremo noi». Va dritto al punto il presidente dell’Anpi provinciale Guido Margheri. Il sindaco Caramaschi ha...



«Sono rimasto deluso dalla risposta del Comune. Se non lo faranno loro, vorrà dire che lo faremo noi». Va dritto al punto il presidente dell’Anpi provinciale Guido Margheri. Il sindaco Caramaschi ha spiegato che non può dare ordine alla Seab di cancellare le scritte fasciste apparse ai Piani “perché quei muri sono di proprietà privata”. Si tratta di scritte che augurano la morte ai migranti e di minacce nei confronti di militanti di sinistra, il tutto condito da croci celtiche e fasci littori. «È paradossale - sottolinea - che le istituzioni non possano intervenire per eliminare un reato: l’istiga- zione all’odio razziale e l’apologia del fascismo. Noi, oltre a toglierle, depositeremo una denuncia. È triste che debba essere l’Anpi a ripristinare la legalità». Rispetto alla Giornata della Memoria, l’Anpi sottolinea che «proprio oggi sarebbe ipocrita restare indifferenti rispetto al riproporsi di disvalori razzisti, antisemiti, omofobi e, persino, neofascisti e neonazisti».













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