Anziani più in salute ma con meno soldi in tasca

L’assessore Tovazzi ha presentato i risultati dell’indagine sugli over 65 Quasi la metà dice di farcela appena ad arrivare a fine mese con la pensione


di Antonella Mattioli


EGNA. Di salute stanno bene, nella stragrande maggioranza dei casi vivono in appartamenti di proprietà, e anche se quasi la metà dice di farcela appena a tirare avanti con la pensione, sono pochi coloro che ricorrono all'assistenza pubblica per arrivare a fine mese.

È un quadro sostanzialmente positivo quello che emerge dall'indagine promossa dal Comune di Egna con la collaborazione del comitato anziani per avere una sorta di mappa di come e dove vivono gli anziani oltre che dei loro bisogni. Sei le aree prese in considerazione nel questionario: finanze, salute, contatti sociali, abitazione, mobilità, informazioni. I dati sono stati presentati l'altra sera dall'assessore Anna Tovazzi.

I questionari, messi a punto da Maurizio Zorzi, dipendente comunale, ed elaborati da Herbert Bertignol che per anni ha lavorato nel sociale, sono stati distribuiti ai 960 abitanti di Egna con più di 65 anni. Ha risposto il 35%: come al solito più donne che uomini e in particolare la fascia di età tra i 70 e gli 80 anni.

Finanze. Partiamo dunque dalla situazione finanziaria e in particolare dalla domanda: la pensione è sufficiente a coprire i bisogni? Per il 36% lo è “completamente”, ma il 42% dice “appena”, per il 14% “non è sufficiente”. «È chiaro - commenta l’assessore Tovazzi - che l'aumento del costo della vita si fa sentire anche sugli anziani e il potere d'acquisto delle pensioni come degli stipendi si è notevolmente ridotto. D'altra parte però conforta il fatto che l'80% dice di non ricorrere all'assistenza pubblica». Tra i costi che pesano maggiormente sul budget c'è il riscaldamento (52%), seguono tasse, acqua e rifiuti (38%), alimenti ed elettricità (28%), spese per la cura della persona (16%), affitto (12%). La percentuale bassa relativa alle spese di affitto si spiega col fatto che il 70% di coloro che hanno risposto al questionario è proprietario dell'alloggio in cui vive. Sul fronte casa dunque non ci sono particolari richieste. «Però in prospettiva, anche in considerazione del fatto che aumenta il numero di coloro che non hanno figli – ammette Tovazzi – bisognerà tener conto di quel 34% che ci chiede alloggi per anziani con dentro l'assistenza, in modo da poter continuare ad essere autonomi, sapendo però che nell'edificio c'è sempre qualcuno che, in caso di bisogno, può intervenire subito. In realtà, già oggi a Egna abbiamo tredici alloggi per anziani collegati sia per la gestione che per l'assistenza alla casa di riposo, ma evidentemente si vorrebbe qualcosa di più».

Salute. Più che buoni i dati relativi alla salute: quasi la metà degli intervistati dice di avere solo “pochi” problemi di salute, addirittura il 13% è sano come un pesce. Un quadro questo molto positivo che viene confermato dal fatto che il 58% dice di non aver bisogno di alcun aiuto, solo un 8% si fa aiutare nei lavori domestici e il 4% ricorre al servizio di cure a domicilio.

E per quanto riguarda il problema solitudine con cui spesso devono convivere gli anziani?

Il 62% dice di non sentirsi solo, c'è poi un 22% che questo sentimento lo avverte “talvolta” e soltanto un 10% che ci convive quotidianamente. Del resto già il fatto che un 49% dica di non vivere solo aiuta notevolmente. A questo si aggiunge il fatto che ad Egna ci sono una serie di iniziativa a favore della terza età.

Sul fronte mobilità, gli anziani dimostrano di essere al passo con i tempi, per cui all'interno del paese il 65% si muove a piedi, il 38% in bici, il 18% con il Citybus. Gli irriducibili dell'auto sono ridotti al 28%.

Al Comune gli anziani cosa chiedono?

«Piccole cose - spiega l’assessore Tovazzi -: più panchine, meno buche, più efficienza e rapidità nella pulizia delle strade quando nevica oltre che di ridurre i pericoli su via Stazione, all'altezza del supermercato Poli. Vorrebbero anche maggiori informazioni nei vari settori, da quello sanitario a quello comunale-amministrato».

E il Comune cosa potrebbe chiedere agli over 65?

«Di fare volontariato a quel 28% che, rispondendo al questionario, si è detto disponibile».

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