Appiano, associazioni a favore di una lista civica italiana

Affollato incontro in aula magna con l’assessore Cleva (Pd) e il consigliere Tomasi (Forza Italia) I residenti: «Basta frammentazioni: il rischio per il nostro gruppo è essere sottorappresentato»


di Massimiliano Bona


APPIANO. Il messaggio delle associazioni italiane di Appiano è forte e chiaro: meglio una lista civica unica, senza simboli, piuttosto che essere sottorappresentati in consiglio comunale. Adesso ci sono due consiglieri, ma il rischio - in caso di ulteriore frammentazione - è quello di perderne un altro. E l’esperienza alle provinciali del 2013 - quando gli italiani sono scesi da otto a cinque consiglieri - dovrebbe insegnare.

L’incontro pubblico nell’aula magna della scuola media Pascoli è stato promosso da alcune associazioni di Appiano (Acli, Consulta Comunale, Gs Appiano, Bici Club Appiano e Club amatori bocce) e l’invito era rivolto in particolare ai due rappresentanti del gruppo linguistico di minoranza presenti in Consiglio: l’assessore Massimo Cleva del Pd e il consigliere Giovanni Tomasi di Forza Italia. Si è parlato dell’attività amministrativa degli ultimi cinque anni, ma al centro del dibattito c’erano ovviamente le ormai prossime elezioni comunali.

Parecchi cittadini hanno sottolineato che, con ogni probabilità, è giunto il momento di abbandonare «i classici schemi della politica e dare vita a liste unitarie che rafforzino la rappresentanza politica della comunità italiana affinché essa possa svolgere un ruolo decisivo nello sviluppo del Comune di Appiano».

Cleva, che aveva sostenuto anche nei mesi scorsi l’idea di dare vita ad una Civica (sulla quale è sempre parsa scettica Erika Zomer del Circolo Pd Strada del Vino) non ha potuto che dare ragione a chi vuole unire piuttosto che dividere.

«È innegabile - ha sottolineato Cleva - che nel 2010 la presenza di molte liste con candidati italiani abbia determinato una forte dispersione del voto e di conseguenza sono stati eletti solo due consiglieri, con la conseguenza che il gruppo linguistico italiano in consiglio comunale è tuttora sottorappresentato. La stessa situazione che si è poi puntualmente verificata anche alle elezioni provinciali del 2013, dove i consiglieri italiani sono passati da 8 a 5, anche se in quel caso ha inciso molto l’astensionismo. Il rischio è ancora maggiore alle prossime elezioni di maggio dove, per effetto della nuova legge regionale, il consiglio comunale di Appiano passerà dagli attuali 30 a 27 consiglieri e quindi con l’ennesima dispersione del voto è a forte rischio la presenza di rappresentanti di lingua italiana in consiglio e ovviamente nella giunta comunale».

L’invito di Cleva ad unire le forze è abbastanza evidente, ma non è chiaro se il Pd - che attualmente rappresenta in giunta - la pensi allo stesso modo. Di sicuro l’indicazione ricevuta dalle associazioni fa pensare che non si possa, ancora una volta, nascondere la testa sotto la sabbia.

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