Appiano, un presepe solo con oggetti riciclati

L’idea è venuta a due pensionati che l’hanno realizzato alla casa di riposo L’impianto - tutto meccanizzato - ricorda un paesino di montagna


di Alan Conti ; di Alan Conti


BOLZANO. Tutto meccanizzato con ingranaggi costruiti partendo da materiale di recupero. Un lavoro certosino, con un occhio all'estetica e uno all'attenzione all'ambiente, per un presepe da quattro anni abbellisce la casa di riposo di Ganda.

L'autore è Luciano Galvan, 73 anni di Appiano, che lavora a quest'opera da oltre 40 anni. “Ricordo ancora la prima casetta in compensato con le piastrelle dipinte. L'ho posizionata in montagna, in quota, perchè sia sempre visibile e presente”.

Oggi il lavoro di Galvan è lungo tre metri e alto uno e rappresenta un classico paesino di montagna, con tutti gli abitanti impegnati nei loro mestieri. Impegnati veramente perchè la particolarità di questo presepe è che i personaggi si muovono sul serio. “Curo molto la parte meccanica e i componenti vado a prendermeli direttamente al centro di riciclaggio di Appiano. E' un hobby che mi tiene occupato durante l'anno. Ne ho fatto uno piccolo anche per l'esposizione del centro Don Bosco di Bolzano e più volte mi sono trovato a lavorare fino a Mezzanotte”.

Una Natività, dunque, che ha una storia molto lunga. “Ho comincIato ad esporlo all'interno del negozio di tendaggi Paride in viale Europa a Bolzano. Quando ha chiuso sono passato alla casa di riposo ed è stata una splendida iniziativa. Ogni anno vedo gli ospiti che passano le ore divertiti a guardarselo e quando lo smonto mi pregano di riportarlo anche l'anno dopo”.

Detto della parte più squisitamente tecnica, va sottolineato come anche la moglie di Luciano, Gerta Obrist, giochi un ruolo fondamentale in questa passione. “Lei ha dipinto tutta la scenografia del paese e tutti i vestiti dei personaggi sono realizzati dalla sua mano. Un aiuto prezioso per qualcosa che ci unisce. A casa ho praticamente sottratto una stanza a una figlia per continuare a far crescere il presepe” ride.

Due, in ogni caso, le novità che sono arrivate nel presepe durante questa stagione. “Ho aggiunto una donna che lava i panni e lo spaccalegna”.

Non c'è, però, un paese particolare a cui Galvan si è ispirato: “Assolutamente no. Quello è il mio paesino, nato dalla nostra creatività e tutti i suoi abitanti sono come figli. Non riesco a scegliere il mio preferito”.

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