Archeologia: allo studio le "tavolette enigmatiche" della Val Badia

Si chiama Enigma un progetto internazionale per studiare le Tavolette enigmatiche, piccoli manufatti prevalentemente di terracotta di 4 mila anni fa



BOLZANO. Si chiama Enigma un progetto internazionale per studiare le Tavolette enigmatiche, piccoli manufatti prevalentemente di terracotta di 4 mila anni fa con segni dal significato ancora sconosciuto.

Il progetto è del Museo archeologico dell'Alto Mantovano e vede la collaborazione di molti enti, tra i quali c'è anche il Museo ladino della val Badia che possiede quattro di queste tavolette.

I manufatti sono distribuiti in un'area compresa tra l'Italia settentrionale ed i Carpazi fino al Basso Danubio, in un'estensione cronologica che procede dal Bronzo Antico evoluto (2100 avanti Cristo) fino al Bronzo Medio avanzato.

Pur diffuse in aree molto distanti tra loro, le tavolette presentano costantemente serie di segni geometrici impressi su piccoli solchi orizzontali, molto simili tra loro sia nella forma sia nella disposizione all'interno del campo grafico.

Il progetto prevede, una volta compiuta la revisione sistematica e la catalogazione accurata di tutti i documenti noti, la creazione di un corpus e di una banca dati multimediale, che sarà messa a disposizione on-line.

Promosso da Adalberto Piccoli - direttore del Museo archeologico dell'Alto Mantovano di Cavriana, che da oltre 30 anni si occupa dei misteriosi oggetti - il progetto coinvolge ricercatori e musei di una decina di paesi europei.













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