BOLZANO. Arno Kompatscher esce sollevato dalla riunione sull’areale ferroviario con il sindaco Renzo Caramaschi e i tecnici: «Abbiamo trovato una soluzione condivisa». La crisi nata dalla minaccia di dimissioni di Hermann Berger, responsabile unico del procedimento dentro la società Arbo, sembra superata. Alla seduta ieri c’era Berger, insieme ad Andrea Zeppa (direttore generale del Comune) e Thomas Mathà (direttore Agenzia provinciale per gli appalti). Berger si è preso ancora tempo per decidere se spedire o meno la lettera di dimissioni, «ma la cosa importante sono le condizioni ottenute per il Comune nell’Accordo di programma», chiarisce Caramaschi. «Alla fine avevano ragione entrambi. È bastato parlarsi ancora un po’», è la sintesi di Kompatscher, «Spero che termineremo questa procedura insieme a Berger». Il Comune aveva chiesto modifiche al testo dell’accordo di programma tra Provincia, Comune e Ferrovie, che sarà la base della maxi gara di appalto per la riqualificazione dell’areale ferroviario. L’obiettivo era rendere giuridicamente inattaccabile il Comune di fronte a eventuali richieste di co-finanziamento da parte degli investitori privati per le opere pubbliche previste nel progetto, in particolare la piscina comunale e il polo culturale. «Il Comune non deve spendere un euro», ribadisce Caramaschi. Allo stesso tempo, aggiunge Kompatscher, «Berger sottolineava la necessità di non ridurre l’attrattività del bando per i privati. Verrà specificato che l’ente pubblico si farà carico di eventuali costi aggiuntivi dovuti a modifiche di legge o a modifiche progettuali richieste dell’ente stesso». Il progetto si estende su 47,5 ettari. I ricavi derivanti dalla valorizzazione sul mercato delle opere private (537 milioni di investimento) ammontano secondo le stime a 1,29 miliardi di euro. Ormai definito il testo dell’accordo, l’obiettivo è di avere al più presto la firma di Kompatscher. Entro fine agosto è prevista la firma del sindaco, per arrivare a fine settembre in consiglio comunale.

(fr.g.)