Areale ferroviario, vertice a Roma 

I rappresentanti di Provincia e Comune da Rfi per discutere la bozza di accordo di programma



BOLZANO. Areale ferroviario, da mesi Comune e Provincia ripetono «manca solo la firma all’accordo di programma». Ma la firma tra i due enti e Rfi (ferrovie italiane) ancora non c’è e questa estate c’è stata la battuta di arresto perché il Comune chiedeva il massimo delle garanzie che la realizzazione della piscina olimpionica e del centro culturale saranno a carico del finanziatore che vincerà il bando. «Quel nodo è risolto, la bozza di accordo di programma è stata inviata da tempo a Roma per la valutazione di Rfi e dei suoi advisor», spiegano il sindaco Renzo Caramaschi e il vice sindaco Christoph Baur. La riqualificazione dell’areale ferroviario (47,5 ettari), su progetto di Boris Podrecca, rappresenta la più grande operazione urbanistica prevista a Bolzano per decenni: spostamento dei binari, costruzione della nuova stazione, costruzione di un nuovo quartiere con spazi pubblici e privati. La stima è di investimenti per circa 1,3 miliardi di euro.

Questa settimana è in calendario a Roma una riunione importante. I tecnici di Provincia e Comune incontreranno i vertici di Rfi e gli advisor della società ferroviaria per confrontarsi sul testo dell’accordo di programma

Speriamo che veramente ormai la firma sia vicina», così Caramaschi, «Comune e Provincia sono allineati. Adesso manca il via libera di Rfi». Firmato l’accordo di programma, verrà elaborato e pubblicato il bando di gara internazionale per l’individuazione del soggetto attuatore. Il 15 maggio la giunta provinciale aveva deliberato il via libera alla conferenza dei servizi che prevedeva entro 120 giorni (scadenza il 15 settembre) la firma dell’accordo di programma. Quel termine è superato da quasi tre mesi. Caramaschi sottolinea: «È una operazione enorme, che non ha pari in Europa. L’accordo di programma deve reggere nella sua complessità giuridica, che tiene insieme normativa italiana ed europea, con intrecci, tra l’altro, tra diritto civile, amministrativo, urbanistico e codice degli appalti». Il soggetto privato attuatore (una società o una cordata) si farà carico di tutta l’operazione: riceverà i terreni dalle ferrovie e realizzerà le opere pubbliche, finanziandole attraverso gli utili garantiti dalle vendite immobiliari. I ricavi derivanti dalla valorizzazione sul mercato delle opere private (537 milioni di investimento) ammontano secondo le stime a 1,29 miliardi di euro, ricorda la Provincia.

Il valore complessivo delle opere pubbliche previste ammonta a 382 milioni di euro, di cui 204 milioni per la nuova viabilità su ferro (spostamento dei binari) e ristrutturazione della stazione esistente, 115 milioni per gli interventi pubblici (strade, stazione delle autocorriere, centro per i linguaggi contemporanei alle ex Officine, piscina e servizi di quartiere). La nuova stazione delle autocorriere apparterrà alla Provincia, la piscina sarà al 50% in comproprietà fra Provincia e Comune, il centro dei linguaggi contemporanei andrà al Comune e la stazione ferroviaria al Gruppo Ferrovie. Ai 382 milioni di investimento per opere pubbliche si aggiungeranno 537 milioni per opere private . Il progetto prevede inoltre 17 milioni per abitazioni e servizi per anziani realizzati in regime privatistico. (fr.g.)

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