Areale, previsti controlli severi  In campo l’Anticorruzione 

Il progetto. Mercoledì firma all’accordo di Provincia e Comune con le Ferrovie. Poi via alle procedure per il bando Operazione da oltre un miliardo affidata a investitori. In vista un accordo di collaborazione con l’Authority


Francesca Gonzato


Bolzano. Areale ferroviario, primo traguardo: mercoledì verrà firmato l’accordo quadro sulla maxi operazione che cambierà il volto di una parte di Bolzano. L’accordo è l’architrave, sono serviti anni di trattative tra Provincia, Comune e ferrovie. Si è dimesso prima della firma il vicesindaco Christoph Baur, tale la sua contrarietà all’impostazione. Parteciperanno alla firma il presidente Arno Kompatscher, il sindaco Renzo Caramaschi, la vicepresidente di Arbo Silvana Giancane, Maurizio Gentile (amministratore delegato di Rfi), Umberto Lebruto (amministratore delegato di Fs-Sistemi urbani) e Roger Hopfinger di Trenitalia. Il vincitore del bando internazionale realizzerà opere pubbliche (tra questi, spostamento dei binari, nuova stazione, viabilità, centro culturale, piscina) e sui terreni liberati costruirà un quartiere dedicato a terziario, commerciale e residenziale. Le opere pubbliche verranno finanziate attraverso le vendite immobiliari. La base è il progetto di Boris Podrecca. Estensione di 47,5 ettari. I ricavi derivanti dalla valorizzazione sul mercato delle opere private (537 milioni di investimento) ammontano secondo le stime a 1,29 miliardi. Il valore delle opere pubbliche ammonta a 382 milioni di euro, di cui 204 milioni per la nuova viabilità su ferro e ristrutturazione della stazione esistente, 115 milioni per gli interventi pubblici (strade, stazione delle autocorriere, centro per i linguaggi contemporanei alle ex Officine, piscina e servizi di quartiere). Quando sarà tutto inaugurato? «Almeno 15 anni», così Kompatscher.

I passaggi

La firma all’accordo quadro sancisce l’avvio dell’iter per il bando di gara relativo al progetto e la vendita della società Arbo. Nell’ultima settimana di luglio il testo verrà votato in consiglio comunale. Verrà poi lanciato il market test, per sondare il mercato, e il bando internazionale. Le proposte consegnate varranno valutate da una commissione. Poi l’assegnazione e il via ai lavori. Per arrivare ai primi cantieri saranno necessari almeno due anni, è la stima di Kompatscher. La prima fase, circa tre anni, riguarderà lo spostamento dei binari, la stazione ferroviaria e dei bus.

Piscina e centro culturale

Caramaschi si è speso per inserire nel piano una piscina da 50 metri e il centro per i linguaggi contemporanei. C’è il rischio che il market test sia negativo, perché i possibili investitori ritengano che il piano finanziario non sia in equilibrio con queste due opere. Kompatscher rassicura: «Se il market test sarà negativo, ci sono diverse opzioni per “salvare” piscina e centro culturale. Si può lavorare sul piano delle opere, togliendo qualcosa, o garantire un aumento di volumetria».

I controlli

Una città piccola come Bolzano oggetto di una maxi operazione immobiliare. Esistono strumenti adeguati per evitare il rischio che arrivino capitali illeciti? Kompatscher dà una notizia: «Prima di tutto, abbiamo dalla nostra parte l’esperienza del Bbt e dirigenti molto preparati come Thomas Mathà. Secondo, ritengo che sarà utile appoggiarci all’Anac, l’Autorità nazionale anticorruzione. Anzi, credo che sarà inevitabile un accordo».

Il ruolo del Comune

Insieme al coNtratto, a fine luglio il consiglio comunale approverà la variante urbanistica. «per ogni altro passaggio il soggetto attuatore dovrà ottenere il permesso edilizio del comune. nessuno avrà carta bianca», così kompatscher. altro tema discusso, il ruolo dell’economia locale rispetto agli investitori. «il bando prevede premialità nei punteggi per chi coinvolge le piccole-medie imprese locali», ricorda kompatscher. più investitori hanno dimostrato interesse in questi mesi, tra questi la signa di rené benko.

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