Areale, subito 254 milioni di garanzie 

La riqualificazione. Il vincitore della gara dovrà versare un importo pari al valore delle opere ferroviarie previste dal progetto La variante dovrà passare ora dalla commissione urbanistica provinciale. Convocato il Cda dell’Arbo per iniziare a organizzare il market test


Francesca Gonzato


Bolzano. Areale ferroviario, il consiglio comunale ha detto sì alla variante urbanistica, ma servono alcuni passaggi tecnici prima di arrivare al market test e al bando per individuare l’investitore.

I prossimi passi

Come anticipa Thomas Mathà, direttore dell’agenzia appalti provinciale, la variante urbanistica dovrà essere esaminata dalla commissione urbanistica provinciale e adottata dalla giunta provinciale. serviranno alcune settimane. Il presidente Arno Kompatscher, in parallelo, dovrà firmare il decreto con l’approvazione finale del puvat (programma unitario di valorizzazione territoriale dell’areale ferroviario), che verrà pubblicato sul bollettino ufficiale.

Market test e gara

Il market test per sondare gli investitori è previsto in settembre. La fase organizzativa inizierà la settimana prossima: è stato convocato un consiglio di amministrazione della società Arbo. Concluso il market test, verrà pubblicato il bando di gara internazionale, previsto nella primavera 2020, con aggiudicazione a dicembre.

L’operazione

SI tratta della più grande riqualificazione di area urbana in Italia. Coinvolti 47 ettari, con una stima di 1,3 miliardi di euro. Il progetto è stato firmato dall’architetto Boris Podrecca con Abdr Architetti associati e Theo Hotz Partner.

Le ferrovie italiane ( Rfi) cederanno all’investitore vincitore della gara (probabilmente una cordata di società) aree per un valore di 204 milioni e riceveranno in cambio opere per 204 milioni di euro. Il progetto ferroviario è uno dei pilastri della operazione: spostamento dei binari verso il Virgolo, area tecnica, nuova stazione ferroviaria, inserita in un polo intermodale con stazione interrata dei bus, parcheggio con 1800 posti, parcheggio delle biciclette, stalli per taxi e navette,

Previste altre opere pubbliche e private. La sintesi, ricorda il consigliere Claudio Della Ratta (Psi): l’operazione a carico dell’investitore è di 900 milioni di euro, di cui 204 per le opere ferroviarie, 200 per le opere pubbliche, e 500 per edilizia residenziale e altro. Previsti circa 1500 appartamenti, di cui 400-500 verranno acquistati dall’Ipes. Nove i comparti previsti: aree ferroviarie, comparto polifunzionale con il centro intermodale, ricettività turistica, comparto residenziale, comparti per terziario avanzato. la questura e la piscina, comparti per atelier (artigianato leggero, studi professionali e artistici) e residenza integrata, comparti produttivi e artigianali, comparti per servizi pubblici alla città (alloggi e servizi per anziani, capolinea del tram, centro culturale dei linguaggi contemporanei), verde pubblico, verde agricolo.

Le garanzie

Il bando unico per l’operazione è stato uno dei temi controversi, da cui le dimissioni del vicesindaco Christoph Baur. Per attenuare le critiche, nell’accordo di programma è stato scritto che la gara dovrà agevolare la partecipazione delle piccole e medie imprese. A tirare le fila sarà comunque un colosso in grado di consegnare subito, all’atto dell’aggiudicazione, garanzie bancarie per 254 milioni di euro, destinate alle ferrovie come copertura del progetto ferroviario. «Altre garanzie verranno determinate da Provincia e Comune, basterebbe questo per renderci conto delle dimensioni degli investitori», dice Davide Costa (consigliere del gruppo misto).

I tempi

Serviranno almeno 15 anni per chiudere tutti i cantieri. Le ferrovie hanno previsto 67 mesi, 5,5 anni, per le opere ferroviarie, compresa la nuova stazione. Nella migliore delle previsioni, il cantiere ferroviario potrebbe iniziare nel 2022. Tra le incognite, i ricorsi per 11 espropri e la bonifica dei terreni.

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