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Arginale sul fiume, a Bolzano conto da 36 milioni 

Al vertice tra Caramaschi e Alfreider presentate le stime per il raddoppio dell’arteria: c’è il permesso di costruire lungo l’Isarco. L’ipotesi più semplice prevede l’allargamento della strada. Il Comune ottiene l’impegno finanziario per il secondo tunnel nel Virgolo


Paolo Campostrini


BOLZANO. Svelato il possibile futuro di Bolzano sud. Alfreider e Caramaschi si sono trovati di primo mattino, lontano dai riflettori, e hanno aperto i dossier che disegnano le nuove infrastrutture urbane.

Ora dovranno scegliere se spendere circa un'ottantina di milioni tra nuovi sottopassi al posto delle rotonde tra l’A22 e ponte Roma (circa 10 milioni per sottopasso) e Arginale rifatta ex novo con una corsia sul fiume (36 milioni ipotizzati), oppure se spendere quasi la metà, rinunciando all’asse veloce nord-sud e solo allargando l’Arginale stessa. Certo, hanno detto i tecnici, «la prima soluzione risolve il problema alla radice». Ma la seconda fa risparmiare tempo, per il minor numero di cantieri, e denaro.

Poi, verso la fine della riunione il sindaco Renzo Caramaschi ha chiesto un impegno, preciso, all'assessore provinciale ai trasporti Daniel Alfreider: «Devi darmi l’assicurazione che la Provincia approva il secondo tunnel stradale sotto il Virgolo». La risposta di Alfreider è stata positiva. Ora c’è l’impegno.

Perché Bolzano, pur in presenza di un progetto complessivo di velocizzazione dell’intera rete di traffico nella sua Zona, ha preteso questo accordo? Per la semplice ragione che sarebbe stato inutile programmare gallerie per evitare le rotonde e dunque far scorrere il traffico da sud a nord molto velocemente per poi frenarlo, gettandolo nell’imbuto di un’unica galleria sotto la collina. Cioè quella esistente a doppio senso.

Il nodo del Virgolo

Non solo Caramaschi ma anche l'assessore Stefano Fattor e l’architetto Stefano Rebecchi, a capo dell'ufficio grandi opere, che sostituiva l'ingegner moroder, presenti al vertice, hanno spinto perché il Virgolo programmasse un cantiere per un tunnel nuovo verso nord a unico senso di marcia. da concordare, a questo punto, la convivenza con l'altro cantiere programmato, quello di rfi, che si prepara a costruite la sua galleria ferroviaria per il raddoppio della linea. «Per definire quale percorso intraprendere, tra quello hard e quello soft», hanno concluso Caramaschi e Alfreider, «dobbiamo solo attendere la fine del mese, quando sarà presentato lo studio sui flussi di traffico a Bolzano sud».  Per ragionare sugli effettivi volumi di traffico nei due sensi. nel caso, si potrebbe così aderire ad una scelta intermedia tra quella che prevede un tunnel per ogni rotonda dall’uscita autostradale a via Roma e l’ipotesi di costruirne solo una in più rispetto a quelle già previste (via Einstein e Ponte Roma).

Intanto, la nuova Arginale ha preso forma. Con due ipotesi. Eccole.

Arginale 1. Verificato l’asse verso nord, con tante gallerie per costituire un lungo asse veloce, per quanto riguarda quello verso sud, il progetto più infrastrutturato prevede la costruzione di una seconda corsia arginale a getto sul fiume, così da averne due parallele. Rispetto all’ipotesi già emersa una decina di anni fa, in questo caso sembra che la Provincia sia in possesso del via libera dei Bacini montani per la realizzazione di una passerella stradale sospesa oltre gli argini attuali. questo consentirebbe l’eliminazione di ogni rallentamento delle attuali immissioni a pettine.

Arginale 2. Costerebbe la metà circa dei 36/37 milioni previsti per la prima ipotesi. e punta a realizzare lo scorrimento a due corsie garantito dall’inizio alla fine attraverso l'allargamento dell'attuale sede stradale. con una serie di piccoli espropri sulla sinistra, verso gli insediamenti aziendali. non sarebbe un percorso tutto rettilineo, sono previste alcune anse, ma proprio questa soluzione eviterebbe la necessità di frenare per far entrare le auto in immissione. ma con un percorso più complesso dal punto di vista amministrativo per via della necessità di concordare gli espropri sui terreni necessari.

Per quanto riguarda le ipotesi presentate ieri, tutto dipenderà dalla scelta politica sui due progetti di massima e, dunque dalle disponibilità finanziarie della Provincia in questi tempi di magra. invece, sono stati comunicati i tempi per le opere programmate, cioè i due tunnel già disegnati, il sottopasso di via Einstein e quello sotto la rotonda di Ponte Roma. Sia per il primo che per il secondo, Alfreider,ha comunicato le date: entro la fine del prossimo anno, massimo inizio del 2024.

 













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