BOLZANO. Senza nessuno scrupolo aveva eletto il Parco Petrarca come territorio di caccia. Furti, rapine, percosse, intimidazioni e fughe: tutto all'ordine del giorno per Kamal El Tahery, cittadino marocchino venticinquenne che ieri è stato arrestato dalla guardia di finanza. L'uomo è stato fermato durante un controllo al Parco della Stazione mentre si aggirava con fare sospetto all'interno degli ormai noti giardini. Bloccato e controllato: ben presto è cascato il palco. Su El Tahery, infatti, pendeva un ordine di carcerazione per una condanna alla reclusione di un anno e sei mesi per il reato di rapina emesso dal tribunale di Bolzano ancora nel 2003. Da allora era latitante.

A seguire i suoi passi e smascherarlo, comunque, fu la squadra mobile della questura di Bolzano coordinata da Giuseppe Tricarico. Tre, in particolare, gli episodi che lo avevano visto protagonista in negativo. Due da solo e uno con alcuni complici che non si è riusciti a identificare. Il modus operandi era sempre lo stesso: nel tardo pomeriggio, con i favori del buio, El Tahary fermava i cittadini con una scusa. Una sigaretta o un'informazione. A quel punto scattava la violenza con spintoni e percosse fino a sottrarre il portafoglio e i pochi beni. In un caso non è nemmeno stato necessario il contatto fisico perchè la vittima, un 50enne bolzanino, ha liberamente consegnato quel che aveva in possesso. A suo carico anche una bottigliata in faccia a un altro ragazzo in via Laurin durante una lite. Diversi, insomma, i precedenti. Peccato che la vendetta sia un piatto da servire freddo. Tutte le vittime, infatti, ricordavano perfettamente i lineamente e le caratteristiche fisiche dell'uomo. E' stato possibile, dunque, individuarlo abbastanza velocemente prima della sua sparizione e il ritrovamento di ieri con l'arresto che lo ha riportato in via Dante.

L'operazione rientra nell’ambito del rafforzamento dei controlli.

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