Arrestato medico del San Maurizio

Bolzano. Il dottor Paolo Girardi, 66 anni, dirigente medico presso il reparto di chirurgia pediatrica dell’ospedale di Bolzano, è stato arrestato e posto ai domiciliari. E’ indagato per truffa...


Mario Bertoldi


Bolzano. Il dottor Paolo Girardi, 66 anni, dirigente medico presso il reparto di chirurgia pediatrica dell’ospedale di Bolzano, è stato arrestato e posto ai domiciliari. E’ indagato per truffa aggravata, peculato e falso. A chiedere il provvedimento cautelare è stata la Procura della Repubblica a seguito di un presunto tentativo di intervento del professionista su alcuni testimoni chiamati a deporre dalla magistratura a seguito dell’avvio nell’inverno scorso di un’approfondita inchiesta destinata a scuotere nuovamente il comparto della sanità pubblica in Alto Adige. In sostanza il professionista è accusato di aver caricato sul servizio sanitario pubblico (nel nostro caso sostenuto dalla Provincia autonoma) i costi di interventi che avrebbero dovuto essere sostenuti dai genitori di numerosi piccoli pazienti.

La truffa all’Asl.

Si tratta per lo più di bambini musulmani sottoposti per motivi religiosi a circoncisione rituale, non provocata da alcuna malformazione. Era stata la direzione medica dell’ospedale San Maurizio alla fine dello scorso anno a segnalare un primo caso sospetto venuto alla luce assieme al dato statistico di un considerevole aumento di presunti casi di “fimosi serrata” che avrebbero giustificato l’intervento chirurgico a carico del sistema sanitario pubblico.

La denuncia.

Fu poi il dottor Marco Cappello (direttore della ripartizione legale e affari generali dell’Asl oltre che coordinatore della commissione disciplina e responsabile prevenzione corruzione e trasparenza) a decidere di girare immediatamente la segnalazione alla Procura della Repubblica. L’indagine, affidata al sostituto procuratore Andrea Sacchetti e ai carabinieri dei Nas comandati dal tenente colonnello Davide Perasso, è così scattata in totale riservatezza nelle ultime settimane dello scorso anno.

Le prove.

Agli atti del procedimento vi sono elementi accusatori pesanti per 14 casi ma l’indagine è tutt’altro che chiusa. Gli inquirenti hanno trovato traccia dell’attività truffaldina per operazioni effettuate a partire dal 2016 ma la Procura sospetta che già un anno prima il medico inquisito avesse iniziato ad incassare direttamente per interventi chirurgici indebitamente messi in conto al sistema sanitario pubblico.

Gli interventi.

Come già accennato al centro dell’inchiesta ci sono decine di interventi per procedere alla circoncisione rituale di bambini musulmani. Il costo avrebbe dovuto essere sostenuto privatamente dai genitori dei piccoli pazienti con un esborso di 897 euro per ogni intervento. In realtà secondo la Procura della Repubblica il dottor Girardi avrebbe trovato la maniera per mettersi in tasca personalmente circa 300 euro ad operazione (in alcuni casi anche 400), prospettando alle famiglie un risparmio di quasi 600 euro, utilizzando la struttura ospedaliera.

Patologie fasulle.

Un “gioco” tutto sommato da ragazzi che si basava su false attestazioni cliniche sulla natura degli interventi, indicati come necessari per presunte patologie al pene (come la “fimosi serrata”). In realtà gli interventi di circoncisione sarebbero stati di natura rituale, decisi per motivi religiosi,. In sostanza gli interventi chirurgici sarebbero stati fatti rientrare (con false attestazioni cliniche) nei “cosiddetti livelli essenziali di assistenza” (in sigla “lea”). Sono interventi considerati normativamente essenziali (perchè riguardano la salute dei cittadini) e quindi godono della copertura finanziaria del servizio sanitario pubblico. Gli interventi operativamente organizzati e curati dal dottor Girardi sarebbero stati indicati come necessari per patologie in realtà fasulle. Con incasso diretto di somme di denaro da parte del medico chirurgo ora in arresto. Posto che in sala operatoria un chirurgo non è mai solo, le indagini mirano ora a verificare l’eventuale coinvolgimento di altri sanitari.















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