Arresti domiciliari accordo tra Procura e Caritas diocesana

BOLZANO. Nel corso del 2018 la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bolzano e la Caritas diocesana hanno avviato una serie di incontri per valutare la fattibilità di una collaborazione in...



BOLZANO. Nel corso del 2018 la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bolzano e la Caritas diocesana hanno avviato una serie di incontri per valutare la fattibilità di una collaborazione in punto modalità di attuazione delle «misure cautelari personali», con lo scopo, da un lato, di consentire l'accoglienza abitativa presso una struttura garantita a persone che, in quanto prive di domicilio, verrebbero ristrette all'interno di una struttura carceraria anziché agli arresti domiciliari, e, dall'altro, di offrire un servizio di assistenza a persone già sottoposte ad una misura cautelare domiciliare, ma che necessitano di un aiuto per il compimento delle attività della vita quotidiana. «Il progetto ha quindi portato alla redazione del protocollo, che regola i distinti percorsi necessari per dare attuazione ed effettività alle finalità anzidette, prevedendo: l'accompagnamento in loco di persone sottoposte a misure cautelari; l'accoglienza abitativa presso il servizio Odòs mediante un contratto educativo; la sottoscrizione di un patto educativo; la redazione di una scheda di segnalazione», comunica una nota. Con la sottoscrizione del contratto educativo la persona assistita si assume precisi obblighi di partecipazione alle attività organizzate dalla struttura, iniziando così un percorso di recupero rieducativo della persona.













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