Arriva il Codice etico per i consiglieri

Obiettivo del sindaco: più trasparenza e niente conflitti d’interessi. «Per il posto di City manager cerco uno come me»


di Antonella Mattioli


BOLZANO. Un codice etico per evitare possibili conflitti d’interesse e garantire la massima trasparenza da parte di chi è chiamato a gestire la cosa pubbica. In tempi in cui la sfiducia nei confronti dei politici ha raggiunto il livello massimo, il sindaco Renzo Caramaschi, ieri, ha presentato in occasione della prima riunione di giunta e poi, in serata, nell’incontro con i capigruppo, il Codice etico per la buona politica: l’obiettivo - condiviso anche dal suo vice Christoph Baur - è riuscire ad approvarlo nella seduta del consiglio del 5 luglio. La delibera prevede la nomina di un garante del Codice (senza costi per l’amministrazione).

La trasparenza è da sempre un chiodo fisso del nuovo sindaco Caramaschi tanto che, all’indomani dello scandalo delle microtangenti all’Ipes, come vicepresidente dell’Istituto volle introdurre un codice etico per tutti i dipendenti.

In questo caso l’ “impegno” riguarderà assessori e consiglieri comunali. «Si tratta - ha spiegato - di un Codice etico vincolante solo per chi l'approverà. Non è previsto dalla legge, ma rappresenta un elemento aggiuntivo rispetto alla normativa stessa. Sono convinto però che nell’arco di un anno, diventerà obbligatorio: ormai non ci sono alternative se si vuole essere credibili».

Il Codice è stato predisposto da Avviso Pubblico, un'associazione di enti locali e regioni per la formazione civile contro le mafie, nata nel 1996 con l'intento di collegare e organizzare gli amministratori pubblici che concretamente si impegnano a promuovere la cultura della legalità democratica nella politica, nella pubblica amministrazione e nei territori da essi governati.

Tra le altre cose chi decide di sottoscriverlo, s’impegna ad astenersi da procedimenti amministrativi da cui possano trarre benefici società di cui ne faccia parte il pubblico amministratore stesso o suoi parenti ed affini fino al quarto grado. «In concreto - significa - che quando si verificherà questa fattispecie, l’assessore o il consigliere lo dichiarerà e uscirà dall’aula».

Gli amministratori s’impegnano anche a non accettare regali il cui valore sia superiore a quello dei “doni usualmente scambiati in occasione di ricorrenze o festività, quantificato nella cifra massima di 100 euro annui”.

Sembrano tutte cose scontate, ma se l’associazione di enti locali Avviso Pubblico ha deciso di metterlo nero su bianco e il sindaco ha deciso di adottarlo, vuol dire che non è poi così scontato.

Pagelle agli assessori. Caramaschi ha ribadito che in occasione dell’approvazione del bilancio, ogni assessore dovrà fare il punto sui singoli progetti o sugli obiettivi che ci si è dati all’inizio del mandato.

«Questo per evitare - ha detto - che quello che si è promesso in campagna elettorale, rimanga sulla carta. Dobbiamo assolutamente cercare di accelerare i tempi, per dare risponde concrete ai cittadini. Per questo è importante fare periodicamente delle verifiche, per capire a che punto siamo».

I dirigenti. Nell’ottica dell’accelerazione va letto anche l’incontro della giunta con i capi ripartizione: «A ciascuno abbiamo fornito il programma di giunta consultabile anche online sul sito del Comune. Programma che sarà trasformato dalla giunta in obiettivi che saranno attribuiti alle singole ripartizioni in modo tale che vi siano poi delle scadenze precise e contestuali assunzioni di responsabilità amministrativa da parte di chi deve procedere».

City manager. Entro la fine del mese sarà nominato il nuovo city manager. Chi sarà? «Ne cerco uno che mi assomigli», la risposta di Caramaschi, che questo ruolo lo ha ricoperto fino a quando è andato in pensione. In pole c’è Fabio Bovolon il caporipartizione delle finanze del Comune.

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