Arriva la Boschi, la campagna si scalda 

Oggi Renzi annuncia le candidature. La sottosegretaria attesa in città insieme a Bressa. Huber: chiederemo un filo diretto


di Francesca Gonzato


BOLZANO. Arriva Maria Elena Boschi. Se non ci saranno sorprese dell’ultima ora, la sottosegretaria verrà lanciata oggi da Matteo Renzi come candidata nel collegio di Bolzano della Camera. A quel punto, oggi stesso, dovrebbe prendere un aereo per venire a Bolzano a presentarsi come la candidata di collegio di Pd e Svp, al fianco di Gianclaudio Bressa, il sottosegretario candidato al Senato. Questo è il programma ideato dal Pd locale, che vorrebbe dare subito un segnale di presenza «sul posto» della sottosegretaria. Per attenuare le polemiche sul candidato vip paracadutato nel collegio sicuro. L’appuntamento chiave sarà la direzione nazionale del Pd oggi alle ore 10.30, quando il segretario Renzi arriverà con la lista delle candidature e le proposte di deroga al limite dei mandati. Tra i beneficiari, anche Bressa, che ieri scaramanticamente sospendeva ogni annuncio: «Sarà una lunga notte, c’è mezzo Pd in fibrillazione». La candidatura di Bressa e Boschi a Bolzano è praticamente sicura, ma l’ufficialità arriverà solo oggi. In caso di via libera, Pd di Bolzano e Svp si incontreranno per fare proprie le due candidature. Bressa sarà sicuramente oggi a Bolzano per una conferenza stampa. Probabilmente, come detto, con Boschi al fianco. Fino a lunedì sera poi ci sarà tempo per depositare i documenti delle candidature. Oggi il segretario del Pd Alessandro Huber comunicherà anche i candidati negli altri collegi, tra cui Renate Prader (Senato Bressanone), una donna Pd per il Senato di Merano, Giorgio Balzarini (Camera Merano, in rappresentanza della Civica popolare) e Mauro De Pascalis, proporzionale Camera. «Sceglieremo i nostri candidati», aveva annunciato Huber, quando ha iniziato a spirare il vento dei paracadutati. È finita con Maria Elena Boschi, la cui collocazione ottimale è diventato un caso nazionale. Le opposizioni infieriscono, impazzano i vignettisti. Huber reagisce: «Ci abbiamo provato fino all’ultimo. Puntavamo ad avere due candidati locali, Bressa e un altro. È ingeneroso descriverci come annientati. Il Pd nazionale ci ha chiesto di farci carico di una candidatura nazionale, non è la prima volta che accade nella vita dei partiti». A Maria Elena Boschi verrà chiesto di essere presente per la campagna elettorale e non solo. «Se verrà eletta qui», dice Huber, «sarebbe importante per noi che ci fosse una figura di raccordo». Un assistente parlamentare bolzanino. La Svp presenterà un conto salato a Renzi per averlo aiutato a risolvere il nodo Boschi? La lista dei desideri è già stata annunciata (rinnovo A22, norme di attuazione, tra cui la toponomastica, i poteri del Commissariato del governo). La sua concretizzazione dipenderà dagli equilibri del prossimo governo. Roberto Bizzo attacca il suo partito: «Alla Svp fa molto comodo che a Roma non ci sia un parlamentare italiano locale, immerso nella nostra realtà». Il M5S, che non ha ancora scelto lo sfidante di Maria Elena Boschi, scalda i muscoli: «La Svp chiede ai suoi elettori di votare una anti autonomista paracadutata a Bolzano. La legge elettorale su misura targata Svp-Pd è concepita non solo in modo da garantire l’elezione ai candidati Svp senza alcuna competizione, ma scopriamo che si presta perfettamente come trampolino verso l'agognata poltrona parlamentare per i fidi compagni di Renzi. Con buona pace del Pd locale, ridotto più che mai a zerbino».

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