Arrivano altri 60 profughi La Schenoni è quasi pronta

I 12 stranieri già ospiti a Casa Miriam si sono inseriti e hanno trovato lavoro All’ex caserma lavori in dirittura: la gestione sarà dell’impresa sociale Spes


di Tiziana Campagnoli


BRESSANONE. Nonostante gli sforzi e i colloqui avuti più volte con la Provincia per spiegare che Bressanone la sua parte nel campo dell’accoglienza l’aveva già fatta, ieri mattina il sindaco Peter Brunner e l’assessore competente Monika Leitner hanno annunciato che ad ottobre arriveranno i 60 nuovi profughi in quota a Bressanone, arrivi che porteranno a 72 gli stranieri ospitati in città.

"I lavori all’ex caserma Schenoni sono in dirittura, occorreranno circa 4 settimane per arredare gli interni e abbiamo saputo che i nuovi 60 profughi provenienti dal Nord Africa e da altre nazioni arriveranno a Bressanone tra la metà e la fine di ottobre - ha spiegato l’assessore Leitner - Abbiamo avuto oggi (ieri, ndr) un incontro con Wilma Huber, responsabile dell’impresa sociale Spes costituita dalla cooperativa sociale Eos insieme a Volontarius che gestirà la Schenoni e i profughi, e con i rappresentanti dell’Asm, della casa di riposo e del Comprensorio Valle Isarco e abbiamo pensato a come impegnare lavorativamente i profughi".

I 12 profughi ospiti già da tempo a Casa Miriam si sono integrati bene, lavorando per vari enti e fino ad oggi non ci sono stati problemi. Ma ora bisogna pensare agli altri 60 ospiti. "Per quel che riguarda i 60 profughi in arrivo - ha detto Leitner - gli enti presenti all’incontro ci hanno assicurato che ne potranno occupare la metà, offrendo loro lavori che svolgeranno a titolo gratuito. La Coop che gestirà la struttura cercherà di trovare un’occupazione agli altri 30 profughi, garantendo già da oggi, regole rigide per evitare problemi".

La Coop riceverà dallo Stato 28 euro al giorno per ogni profugo, ne utilizzerà 20 per la gestione, mentre gli altri 8 euro saranno dati ad ogni profugo per permettergli di mantenersi.

"Ogni profugo dovrà provvedere da solo al cibo, alla pulizia degli ambienti e quindi sarà autonomo - ha concluso l’assessore Leitner - Lavoreranno gratuitamente per i vari enti in modo da tenersi occupati, ma per loro è chiaro che dovranno rispettare le regole del Paese che li accoglie".

"Come tutti i Comuni dell’Alto Adige dobbiamo accogliere la quota di profughi che ci spetta - ha sottolineato il sindaco Brunner - Con 72 profughi in totale, non dovremmo avere altri arrivi. Chiediamo ai Comuni limitrofi che per ora non hanno accolto profughi di venirci incontro per quel che riguarda l’occupazione degli stranieri ospiti, in modo da arrivare ad occupare tutti i profughi. I cittadini possono stare tranquilli: la Coop garantisce regole rigide per quel che riguarda gli orari di uscita dalla struttura, gli addetti saranno presenti 24 ore su 24 e le forze dell’ordine intensificheranno i controlli anche per evitare, ad esempio, fenomeni di accattonaggio”.

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