Artisti, un po’ d’ossigeno con il bonus della Provincia 

Sussidio una tantum. Chi a causa del Covid-19 è rimasto senza un contratto potrà ricevere un aiuto di 2000 euro. La Regione pronta ad aprire un fondo previdenziale attraverso Pensplan



Bolzano. I tre assessori alla cultura tedesca, italiana e ladina, Philipp Achammer, Giuliano Vettorato e Daniel Alfreider intendono sostenere gli artisti, categoria colpita duramente dalla crisi Covid-19. La giunta provinciale, su loro proposta, ha approvato una misura straordinaria, limitata al 2020, per contenere gli effetti negativi dello stato di emergenza da Covid-19 in questo settore. È il secondo pacchetto di misure di sostegno dopo il primo approvato nel marzo scorso. Alle artiste e agli artisti di tutti i gruppi linguistici, che non dispongono di un contratto di lavoro dipendente di più di 12 ore settimanali, sarà concesso un sussidio una tantum di 2.000 euro a persona. L’importo complessivo a disposizione stanziato dalla giunta è di 1 milione di euro. Le domande possono essere presentate da oggi al 29 settembre alle rispettive ripartizioni cultura italiana, tedesca e ladina, avvalendosi della piattaforma web della Provincia AltoAdige si riparte. Lo stato di emergenza causato dal Covid-19, sta avendo un impatto particolarmente negativo, ha spiegato ieri Achammer, sulla situazione economica delle artiste e degli artisti, dal momento che, in base alle disposizioni vigenti per tutto il periodo dello stato di emergenza sono stati cancellati gli eventi o manifestazioni pubbliche con la partecipazione di più persone. «Il sostegno degli artisti è necessario per garantire la sopravvivenza ad un panorama culturale variegato», riferisce Vettorato, «Durante il periodo dell’emergenza sono sorte varie iniziative culturali che, però, non possono sostituire l’attività culturale a lungo termine», sostiene l’assessore provinciale alla cultura ladina Daniel Alfreider.

Accanto a questo provvedimento una tantum, è stata annunciata ieri la volontà di sanare il vuoto previdenziale che riguarda il mondo artistico in Italia. «Gli artisti non hanno diritto ad alcuna previdenza», ricorda Achammer, «Da più parti è stato chiesto di intervenire, ma non è accaduto nulla. Pensiamo allora di farlo come Regione». In autunno verrà depositato un disegno di legge che prevede una fondo previdenziale per gli artisti attraverso Pensplan. Una quota verrà versata dagli interessati e una quota identica dalla Regione, sul modello della previdenza per le casalinghe.

Non è finita qui. Da agosto a fine novembre 2020 gli artisti avranno la possibilità di essere presenti sulle piattaforme di varie organizzazioni quali Vereinigte Bühnen Bozen, Teatro Stabile di Bolzano, Fondazione Haydn Stiftung, Euregio Kulturzentrum Gustav Mahler in Toblach, Basis Vinschgau Venosta a Silandro, Astra – Zentrum für junge Kultur a Bressanone, Kunsthalle West a Lana, Ost West Club Est Ovest, Saav Südtiroler Autorinnen- und Autorenvereinigung e molte altre.













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