Asili, a Bolzano tariffe record

Il capoluogo e Laives sopra i 70 euro mensili, la scuola materna più economica è quella di Castelbello-Ciardes: le famiglie pagano mensilmente 22 euro



BOLZANO. La scuola materna più economica è quella di Castelbello-Ciardes: le famiglie pagano mensilmente 22 euro. La più cara è quella di Laives: dove la tariffa è più del triplo (74 euro). Tre euro in meno a Bolzano. In linea di massima comunque le strutture più care si trovano nei comuni principali e nei paesi limitrofi. È quanto emerge da un'indagine dell'Astat (istituto provinciale di statistica) sulle tariffe relative alle rette delle scuole materne, delle microstrutture e degli asili nido per l'anno 2010-2011: servizi improtantissimi in particolare per le famiglie dove entrambi i genitori lavorano.

L'analisi prende in considerazione il costo per la frequenza della scuola materna da parte del primo figlio a mezza giornata (denominata anche giornata ordinaria). Non vengono invece considerate le tariffe per la frequenza da parte di ulteriori figli (sono previsti sconti) e il tempo prolungato (costa di più). La maggior parte dei Comuni presenta tariffe invariate rispetto allo scorso anno, oppure applica delle variazioni che non superano i 5 euro. L'incremento più consistente in valore assoluto si registra a Termeno, dove la tariffa ha subìto un aumento di 7 euro rispetto al 2009/10. In controtendenza Senale-San Felice: la tariffa è stata fissata a 32 euro, 18 in meno rispetto all'anno precedente. A livello provinciale la tariffa media mensile ammonta a 50,36, con un incremento dello 0,9% rispetto al 2009/10.

Molto più cari asili nido e microstrutture (per bambini da 0 a 36 mesi). Il servizio di asilo nido, per altro sempre più richiesto, viene offerto solo in quattro città: Bolzano, Merano, Bressanone, Laives. Standardizzando le tariffe per 20 giornate mensili di otto ore ciascuna e prendendo in considerazione la giornata normale (indicativamente con uscita intorno alle 15.30), tra i quattro Comuni non emergono sostanziali differenze di prezzo. Bolzano (310 euro) è il Comune più caro, Bressanone (300) si colloca al secondo posto, Merano al terzo posto (296).

La tariffa più economica è quella applicata a Laives (289). In Alto Adige sono 26 su 116 i Comuni che offrono alle famiglie le microstrutture. Il progetto pedagogico è caratterizzato da una grande flessibilità: poche ore al giorno oppure pochi giorni. Le microstrutture vengono per lo più gestite da cooperative. La fruizione del servizio è prevista per un massimo di otto ore al giorno e 20 giorni al mese (frequenza standard) per un totale di 160 ore mensili. La tariffa oraria, fissata dai Comuni, è compresa tra 1,88 euro di Bressanone e 4 di Naturno, Silandro, Terlano, Vadena e Varna. Il valore orario medio è pari a 3,51 ed è aumentato solo lievemente rispetto all'anno scolastico precedente (+0,05).

Soltanto tre Comuni in tutta la provincia, ovvero Bolzano, Merano e Bronzolo, mantengono il tetto massimo di spesa dei 400 euro al mese per bambino precedentemente previsto dalla legge provinciale. Il Comune di Bressanone si mantiene sotto il limite dei 400 con una tariffa massima di 300 al mese: è la piú conveniente. Da tre anni esatti, ovvero da luglio 2008, i Comuni non sono più soggetti a rispettare il tetto massimo di spesa per le famiglie di 400 euro al mese per bambino. (an.ma) È quanto emerge da un'indagine dell'Astat sulle tariffe relative alle rette delle scuole materne, delle microstrutture e degli asili nido per l'anno 2010-2011: servizi improtantissimi in particolare per le famiglie dove entrambi i genitori lavorano. L'analisi prende in considerazione il costo per la frequenza della scuola materna da parte del primo figlio a mezza giornata (denominata anche giornata ordinaria). Non vengono invece considerate le tariffe per la frequenza da parte di ulteriori figli (sono previsti sconti) e il tempo prolungato (costa di più).

La maggior parte dei Comuni presenta tariffe invariate rispetto allo scorso anno, oppure applica delle variazioni che non superano i 5 euro. L'incremento più consistente in valore assoluto si registra a Termeno, dove la tariffa ha subìto un aumento di 7 euro rispetto al 2009/10. In controtendenza Senale-San Felice: la tariffa è stata fissata a 32 euro, 18 in meno rispetto all'anno precedente. A livello provinciale la tariffa media mensile ammonta a 50,36, con un incremento dello 0,9% rispetto al 2009/10. Molto più cari asili nido e microstrutture (per bambini da 0 a 36 mesi). Il servizio di asilo nido, per altro sempre più richiesto, viene offerto solo in quattro città: Bolzano, Merano, Bressanone, Laives. Standardizzando le tariffe per 20 giornate mensili di otto ore ciascuna e prendendo in considerazione la giornata normale (indicativamente con uscita intorno alle 15.30), tra i quattro Comuni non emergono sostanziali differenze di prezzo. Bolzano (310 euro) è il Comune più caro, Bressanone (300) si colloca al secondo posto, Merano al terzo posto (296).

La tariffa più economica è quella applicata a Laives (289). In Alto sono 26 su 116 i Comuni che offrono alle famiglie le microstrutture. Il progetto pedagogico è caratterizzato da una grande flessibilità: poche ore al giorno oppure pochi giorni. Le microstrutture vengono per lo più gestite da cooperative. La fruizione del servizio è prevista per un massimo di otto ore al giorno e 20 giorni al mese (frequenza standard) per un totale di 160 ore mensili. La tariffa oraria, fissata dai Comuni, è compresa tra 1,88 euro di Bressanone e 4 di Naturno, Silandro, Terlano, Vadena e Varna. Il valore orario medio è pari a 3,51 ed è aumentato solo lievemente rispetto all'anno scolastico precedente (+0,05). Soltanto tre Comuni, ovvero Bolzano, Merano e Bronzolo, mantengono il tetto massimo di spesa dei 400 euro al mese per bimbo precedentemente previsto dalla legge provinciale. Il Comune di Bressanone si mantiene sotto il limite dei 400 con una tariffa massima di 300 al mese: è la piú conveniente. Da luglio 2008, i Comuni non sono più soggetti a rispettare il tetto massimo di spesa per le famiglie di 400 al mese per bambino. (an.ma)

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