BOLZANO

Asili: piano dei Comuni altoatesini per tariffe eque

La proposta di Bolzano, Laives, Merano, Bressanone per evitare il raddoppio dei costi a carico delle famiglie


di Antonella Mattioli


BOLZANO. Comuni di Bolzano, Laives, Bressanone e Merano mobilitati in difesa degli asili nido le cui tariffe sono destinate ad aumentare. Il problema è quanto e da quando: per lunedì è in programma un incontro tra l’assessore Sandro Repetto e l’assessore provinciale Waltraud Deeg. La questione riguarda 14 strutture con capacità ricettiva di circa 740 posti, di cui 540 solo a Bolzano.

In base alla proposta di revisione del sistema di finanziamento dei servizi alla prima infanzia, formulata da Deeg, che punta - e su questo sono tutti sostanzialmente d’accordo - ad una maggior flessibilità delle strutture per venire incontro alle esigenze delle famiglie, si vorrebbe applicare anche agli asili nido la tariffa oraria (fissata in 3,65 euro) come a Tagesmutter e microstrutture, invece che quella giornaliera. Questo significa che se oggi si pagano 17 euro al giorno (orario 8-15.30) per una tariffa mensile di circa 340 euro, con il nuovo sistema di calcolo le famiglie ne pagherebbero 584. Le conseguenze, secondo gli amministratori comunali dei centri principali dove sono concentrati gli asili nido, sarebbero pesanti per le famiglie, in quanto solo una parte sarebbe in grado di sostenere un aumento esponenziale dei costi; oltre che per i Comuni che di fronte ad un inevitabile calo delle iscrizioni, si troverebbero in grosse difficoltà a mantenere gli attuali livelli occupazionali: solo a Bolzano e Laives i dipendenti sono 140.

Davanti a simili prospettive, il gruppo di lavoro costituito dai Comuni di Bolzano, Laives, Bressanone e Merano ha avanzato una controproposta soft, che tiene conto delle peculiarità e della storia degli asili nido, cercando di calmierare l’ipotesi formulata dalla Provincia. In base a questo nuovo schema (nell’info a fianco c’è il dettaglio) si prevede l’ introduzione di quattro fasce orarie - attualmente a Bolzano sono due (8-15.30 per un massimo di circa 340 euro al mese; 8-18 per circa 425) - che vanno dai 260 euro della fascia 12.30-16.30; ai 300 dalle 7.30 alle 11.30; 360 dalle 7.30 alle 14.30; 506 euro dalle 7.30 alle 16.30. I Comuni chiedono inoltre che il nuovo sistema entri in vigore dal 1ºsettembre 2017, non dal 1ºgennaio come vorrebbe la Provincia e che si stabilisca che i nidi - a differenza di Tagesmutter e microstrutture - possono essere frequentati esclusivamente per 5 giorni settimanali consecutivi, con un minimo di frequenza settimanale di 20 ore. Oggi, come ad aprile, l’assessore provinciale Christian Tommasini invita alla calma: «Non mi risulta che ci sia nulla di nuovo, la questione era stata congelata a primavera, comunque ne parlerò in giunta nella prima seduta dopo ferragosto».













Altre notizie

Attualità