BOLZANO

Aspiag, pronto il progetto del megastore in via Buozzi a Bolzano

Mancano solo i dettagli, la presentazione in primavera. A gennaio si pronuncia il Tar, a luglio la Corte Costituzionale


di Massimiliano Bona


BOLZANO. In queste settimane sono tutti talmente concentrati sul tycoon austriaco René Benko - e sul megastore di via Alto Adige (c'è attesa per la decisione imminente del commissario Penta) - che nessuno sta calcolando Aspiag e le sue mire espansionistiche per il centro commerciale di via Buozzi. «Il progetto - spiega un dirigente della direzione sviluppo - è quasi pronto e lo presenteremo, con tanto di rendering, in primavera. É frutto di una collaborazione italo-germanica». In questa fase, del resto, c’è chi è convinto che sia meglio procedere a fari spenti.

Tutte le carte saranno sul tavolo al massimo entro l'estate 2016. E i più ottimisti sostengono che già in autunno si potrebbe iniziare a costruire. La superficie di vendita al dettaglio sarà grande almeno come quella del Twenty di Podini. Probabilmente un po’ di più.

Per iniziare con i lavori (l’area vicino all'Interspar appartiene già ad Aspiag) ci sono due strade. «C'è quella tradizionale, con la concessione edilizia che potrebbe rilasciarci il Comune, anche durante la gestione del commissario Penta, oppure quella giudiziaria, per la quale ci sono precedenti incoraggianti sul commercio in zona produttiva anche in provincia».

I ricorsi in ballo. E su questo versante la situazione è particolarmente calda: il Tar ha fissato la prossima udienza per il 27 gennaio (saranno esaminati gli otto dinieghi decisi dal Comune dopo l’entrata in vigore della legge provinciale del 2013); il Consiglio di Stato si pronuncerà invece al massimo entro primavera sulle istanze per le quali il Tar aveva dato ragione ad Aspiag e torto al Comune mentre il pronunciamento definitivo è atteso per il 5 luglio 2016, data per la quale la Corte Costituzionale ha già fissato l'udienza.

Una pronuncia favorevole del Consiglio di Stato o della Corte Costituzionale - ormai sempre più probabile sul tema delle liberalizzazioni - darebbe di fatto carta bianca ad Aspiag di costruire, anche senza il sostegno del Comune.

La strategia. «Non abbiamo mai pensato - sottolinea il dirigente della direzione sviluppo di Aspiag - di abbandonare Bolzano. Anzi. L'ultima sentenza favorevole sul commercio in zona produttiva del Consiglio di Stato su una questione analoga a Brunico, anche se per superfici più modeste, ci fa ben sperare».

Licenze alla mano per Aspiag c’erano in ballo 65 mila metri quadrati, ma saranno molti di meno. Un sottodimensionamento del progetto rispetto agli obiettivi iniziali che non toglierà certo appeal al nuovo megastore. L'offerta commerciale non dovrebbe cannibalizzare quelle preesistenti ma sovrapporsi, diversificandole. Certo, Aspiag in via Buozzi con un centro commerciale modernissimo, ubicato in uno snodo perfetto rispetto agli accessi del capoluogo da nord e da sud, è molto temuto. Dalla concorrenza più che dai consumatori.

Le cifre. Aspiag ha messo in conto un investimento attorno ai 100 milioni di euro e circa due anni di lavori, ma sui tempi c'è la possibilità di fare meglio, almeno secondo l’azienda.

Per il megastore sono stati previsti almeno tre livelli, con una superficie commerciale in senso stretto di 35 mila metri quadrati e circa 2.500 posti auto. Attesi, a seconda delle dimensioni definitive, fino a 120 negozi. Sono stati messi in conto 559 posti di lavoro.

Aspiag, di sicuro, non vuole forzare la mano e andare contro il Comune. Ma su Bolzano non ha alcuna intenzione di mollare la presa.

«È una piazza che ci interessa moltissimo».

E ora qualcosa si sta muovendo davvero. Almeno nelle aule dei tribunali.

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