Assaltano tabaccheria con un’auto rubata 

Professionisti in azione in viale Europa: due colpi messi a segno nella notte La vettura usata come ariete era stata portata via all’autoscuola Vajolet


di Paolo Tagliente


BOLZANO. L’ammontare della refurtiva è modesto al contrario dei danni, che sono assai ingenti. Ma a colpire di più, in quanto accaduto nella notte tra giovedì e venerdì, sono le modalità e l’organizzazione con cui i banditi hanno preso di mira prima l’Autoscuola Vajolet e poi la Tabaccheria Europa, distanti circa 800 metri l’una dall’altra ed entrambe in viale Europa. Un doppio assalto progettato nei minimi particolari che è stato messo in atto a partire dalle 4 del mattino. Un doppio assalto che ha richiesto un notevole dispendio di forze, che ha creato non poco scompiglio nel quartiere don Bosco, che forse non ha portato i risultati sperati, ma che comunque non può lasciare sconcertati.

PRIMA FASE. Sono le 4 . I malviventi - tre, forse quattro - rivolgono le loro attenzioni all’autoscuola di Silvano Scarsetti, che si trova al civico 148. Forzano una porta laterale con un piede di porco ed entrano negli uffici. Una volta dentro si muovono con la sicurezza di chi sa cosa e dove cercare. Prendono il denaro contenuto in alcuni cassetti, le radio utilizzate per comunicare durante le lezioni e gli esami per la patente dei motocicli, un personal computer e alcuni telefoni cellulari. Ma non si accontentano perché il piano deve andare avanti. Dopo essersi appropriati anche di una bici elettrica custodita all’interno della scuola, si dirigono all’armadietto dove da sempre vengono riposte le chiavi delle due Renault Clio usate per le lezioni. Le prendono e subito raggiungono le due utilitarie parcheggiate lungo viale Europa, proprio davanti alla scuola. Il gruppo si divide - è probabile che uno di loro se ne sia andato in sella alla bici elettrica - e sparisce nella notte a bordo delle due utilitarie.

SECONDA FASE. La banda ricompare pochi istanti dopo, a nemmeno un chilometro di distanza. Sono le 4.15 circa. Le due auto rubate s’aggirano attorno alla tabaccheria Europa. Una delle due vetture entra nella parte pedonale del viale e passa proprio davanti alla tabaccheria. Tutto è pronto per mettere a segno il colpo, ma in quel momento, davanti all’attività, si trova un uomo, intento ad acquistare delle sigarette dal distributore automatico. E così, la piccola Clio prosegue, a passo d’uomo, e passa piano piano attraverso lo spazio tra due grossi paletti di ferro. Ma è solo questione di minuti: appena il cliente se ne va, la Clio torna davanti alla tabaccheria, ripercorrendo la stessa strada all’incontrario. Posizionare l’utilitaria in modo tale da trasformarla in un efficace ariete non è facile, ma la manovra riesce e dopo aver ingranato la prima e aver dato gas, il guidatore alza veloce il piede dalla frizione. Lo spazio è davvero minimo e la vettura deve avere la massima forza d’impatto possibile. E la forza sufficiente è arrivata perché la vetrina del tabaccaio è andata in mille pezzi ed è venuta giù tutta. Erano le 4.23. Scendere dalla macchina, entrare nei locali a soqquadro, rubare il denaro presente nel registratore dib cassa e alcune stecche di sigarette e darsi alla fuga a piedi è stata questione di pochi istanti. Fuga breve perché l’altra Clio rubata attendeva poco lontano, probabilmente con un complice a bordo. Nel frattempo, l’allarme inviato dal sistema antifurto subito dopo la spaccata era arrivato alla Ronda Atesina e alcune persone avevano chiamato il 112 per segnalare quanto accaduto. Mentre tutto questo accadeva, i malviventi hanno percorso ancora una volta poche centinaia di metri e hanno abbandonato l’utilitaria nel parcheggio tra il palazzo dell’Intendenza Scolastica e la sede dell’Inail. Parcheggio con sbarra a cui si accede con pagamento del ticket e dove, probabilmente nella giornata precedente, i malviventi avevano lasciato la loro auto, utilizzata poi per far alzare la sbarre e fare entrare la Clio. In zona, ci sono delle telecamere, ma a quanto è emerso ieri, sarebbero fuori uso. Erano operative, invece, quelle installate all’interno della tabaccheria gestita da Renzo Dallapiazza e Daniele Lanzarin. Le immagini raccolte dagli occhi elettronici, però, serviranno ben poco agli investigatori della Squadra Mobile che, subito arrivati sul posto, hanno dato il via alle indagini: i due malviventi immortalati mentre scendono dalla Clio e rubano nel locale, infatti, avevano il volto coperto da un passamontagna e indossavano anche dei guanti. Nessuna faccia da riconoscere, insomma, e nessuna impronta da rilevare e comparare. Sulle indagini, come è ovvio che sia, gli inquirenti mantengono il massimo riserbo, ma le modalità con cui è stato messo a segno il colpo potrebbero restringere i sospetti su alcune persone. Ipotesi. Non resta che attendere e vedere quali sviluppi avranno le ricerche.

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