Astrosamantha adesso punta alla Luna 

Cristoforetti pronta a tornare nello spazio con le nuove navette private. «E poi, chissà, anche oltre»



BOLZANO. «Mi aspetto che il mio prossimo volo non sia sulla Soyuz ma su una delle nuove navette americane. Sarà il vantaggio di dover aspettare un po’ di più per la prossima missione». Lo dice Samantha Cristoforetti in un’intervista rilasciata a repubblica.it. Il riferimento è alle nuove navette private di SpaceX e Boeing. «Rispetto alle industrie tradizionali - dice Astrosamantha - queste nuove compagnie reinvestono i proventi nello sviluppo, sono società giovani e più snelle».

L’astronauta trentina, che ha frequentato le Marcelline a Bolzano, si è detta pronta a tornare nello spazio: «Sono prontissima, però non ho ancora una data di lancio. L’anno prossimo partirà Luca Parmitano verso la Stazione spaziale internazionale e non è chiaro quando ci sarà di nuovo l’opportunità per un astronauta italiano. Ragionevolmente penso di essere io la prossima però non è chiaro quando possa essere».

Magari proprio a bordo di uno dei nuovi veicoli privati americani. «Quando entreranno a regime questi veicoli - spiega Cristoforetti nell’intervista - noi europei non voleremo più con la Soyuz (la navetta russa). Noi ora voliamo sulle quote di seats, i posti che la Nasa compra da Roscosmos, l’Agenzia spaziale russa. Una volta che avrà di nuovo l’accesso allo spazio per gli astronauti la Nasa non li comprerà più, anche se ci potrà comunque essere uno scambio: far volare alcuni cosmonauti russi sulle navette americane e viceversa. Mi aspetto che il mio prossimo volo non sia sulla Soyuz ma su uno di questi veicoli nuovi. Sarà il vantaggio di dover aspettare un po’ di più per la prossima missione». Si augura che un giorno anche l’Europa abbia la possibilità di lanciare in autonomia astronauti? «Sarebbe auspicabile, figuriamoci se non mi piacerebbe poter volare su un razzo europeo da uno spazioporto europeo, sarebbe bello ma rimane un desiderio, non è una cosa che mi aspetto, sinceramente, in tempi brevi».

Riguardo alla possibilità di partecipare ad un viaggio sulla Luna, l’astronauta italiana non esclude l’ipotesi. «Il Deep space gateway è un progetto concreto, è vicino, è un treno che è partito e sarà realtà all’inizio degli anni ’20. Ci saranno missioni semplici sulla Luna, me le immagino per la fine del prossimo decennio».













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