Audizione sui toponimi, il Cai: «Si rispetti il lavoro della partitetica»

Bene la strada della commissione paritetica, ma c'è stato un "mercanteggiamento politico dovuto a interessi particolari con fini elettorali". Lo ha detto il presidente del Cai altoatesino Giuseppe Broggi



BOLZANO. Bene la strada della commissione paritetica sulla questione della bilinguità dei cartelli in montagna, ma c'è stato un "mercanteggiamento politico dovuto a interessi particolari con fini elettorali". Lo ha detto il presidente del Cai altoatesino Giuseppe Broggi. Broggi è intervenuto in un'audizione della Commissione paritetica al consiglio provinciale, nel corso della quale il presidente del Cai di lingua tedesca (Avs) Georg Simeoni ha sottolineato che la sua è un'associazione privata che ha tra i suoi scopi la conservazione e la cultura di lingua tedesca.

Dure critiche della destra con Donato Seppi (Unitalia) che ha parlato di pulizia etnica e della volontà di eliminare anche il toponimo Vetta d'Italia e con Alessandro Urzì (Fli) che ha rivendicato autonomia il gruppo linguistico italiano. Il ladino Hugo Valentin, parlando dell'Accordo di Parigi che prevede la bilinguità dei toponimi, ha detto che "averlo accettato allora non significa averlo accettato per sempre" e si è appellato al buonsenso e ai valori della pacifica convivenza.













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