Autista salta il riposo La gita parte in ritardo 

Controllo della polizia stradale ieri a Trento in occasione di una gita scolastica. Il conducente di una ditta altoatesina di trasporti è stato sanzionato e sostituito



BOLZANO. È stata ritardata di un paio di ore la partenza, ieri mattina, di un viaggio d’istruzione di alcuni studenti di un istituto tecnico superiore di Trento. La ragione? La società che aveva messo a disposizione il pullman (si tratta di un’impresa altoatesina) ha dovuto trovare all’ultimo minuto un autista perché quello che era arrivato nel piazzale e aveva aperto le porte agli studenti non aveva le carte in regola. Ossia non aveva rispettato il periodo di riposo giornaliero previsto per i conducenti. A scoprirlo, gli agenti della polizia stradale impegnati in un controllo mirato dei veicoli utilizzati per le visite di istruzione nonché dei relativi conducenti, in base al protocollo d’intesa siglato tra il ministero dell’interno ed il Miur (il ministero dell’istruzione). I poliziotti quindi sapevano dell’uscita - limitata ai confini provinciali - dei ragazzi dell’istituto e si sono presentati poco dopo l’arrivo del pullman che li doveva portare in viaggio. I controlli hanno riguardato sia il mezzo che l’autista e qui è stato scoperto che l’uomo non aveva rispettato l’obbligatorio turno di riposo. Le conseguenze? Il ritardo della partenza e all’autista è stata elevata una sanzione da di 372 euro e gli sono stati decurtati 5 punti dalla patente di guida. Quello di ieri mattina non è stato l’unico controllo effettuato da parte della Stradale. Dall’inizio dell’anno scolastico sono state diverse le verifiche e in cinque casi sono state trovate infrazioni che hanno comportato, oltre alle sanzione, anche al cambio o del mezzo o dell’autista. I controlli sono, come noto, finalizzati a verificare la piena efficienza del mezzo e le ottimali condizioni psicofisiche dell’autista che possono riguardare la verifica dell’assenza di alterazioni dovute all’uso di stupefacenti e/o di sostanze alcooliche e rispetto dei previsti tempi di riposo. I controlli nascono da questo accordo fra il ministero dell’Interno e quello della scuola e prevede che siano le scuole a segnalare le date delle partenze. Si tratta quindi di un intervento conosciuto dalla scuola ma non da chi mette a disposizione il mezzo. In base al calendario e in base alla situazione, poi viene deciso se fare o meno il controllo. Controllo che è finalizzato a garantire che il viaggio d’istruzione sia sicuro.













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