Autisti Sad in sciopero per buoni pasto e ferie

Nel settore del trasporto su gomma forte adesione nel circondario di Bolzano Bloccata interamente la circolazione sulla tratta ferroviaria della Pusteria


di Alan Conti


BOLZANO. Non ci fossero stati gli orari di garanzia il pendolarismo altoatesino si sarebbe trovato con le mani legate nella giornata di ieri. Nelle fasce non coperte dalle corse sicure, infatti, l’adesione del personale Sad allo sciopero di ieri è stata piuttosto ampia. Così almeno garantiscono i sindacati confederali tabulati alla mano. A seguire da vicino la giornata di protesta per la Uil (il sindacato più rappresentato tra i lavoratori) c’era Artan Mullaymeri. «Dobbiamo dividere i due settori di competenza di Sad ovvero il trasporto su gomma e quello su ferrovia». Partiamo dai bus. «Qui gli autisti hanno incrociato le braccia sostanzialmente per due motivi: i buoni pasto e la gestione del piano ferie. Nel primo caso non si capisce davvero perchè siano gli unici provinciali a non poterne godere. La Sasa, per esempio, paga 3,5 euro mentre una nuova norma prevederebbe una cifra di 5,29 euro. Sul piano ferie, invece, chiediamo all’azienda più flessibilità e maggiore rotazione sui periodi che vengono concessi ai lavoratori. I dipendenti, per esempio, non possono nemmeno mettersi d’accordo per fare degli scambi tra loro». Non possono nemmeno parlare con la stampa dato che quelli che ieri lavoravano all’interno della stazione delle autocorriere sono stati costretti al silenzio. «Ai giornalisti non possiamo dire un accidentaccio - ci spiega senza fronzoli uno di loro - perchè non siamo autorizzati dall’azienda. Il messaggio è stato chiaro». Bavaglio bello stretto, dunque, per evitare spifferi indigesti.

Spostandosi sul piano dei treni, invece, lo specchio si ribalta: a lasciare vuoto il posto di lavoro sono sopratutto i dipendenti della periferia. «Dalle nostre informazioni - continua Mullaymeri - tutti i convogli in arrivo dalla Pusteria e da Fortezza sono stati cancellati. Naturalmente fuori dagli orari di garanzia. Più bassa, invece, l’adesione nella zona della Venosta e del meranese. Qui la questione è più strettamente collegata alla programmazione dei turni dei macchinisti e dei controllori. Troppo spesso, infatti, si tratta di ritmi poco tollerabili».

Lo sciopero, comunque, è durato in tutto 24 ore e ha visto coinvolti i lavoratori della sigle sindacali confederali ovvero Filt/Cgil, Fit/Cisl e Uilt/Uil. La concomitanza con il martedì grasso, comunque, da un certo punto di vista ha reso la manifestazione di protesta meno fastidiosa per i cittadini che utilizzano i mezzi della Sad per recarsi a Bolzano o nei centri periferici per lavoro.

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