PRATO ALLO STELVIO. Miracolo in alta Val Venosta, dove nella tarda mattinata di ieri una bambina di soli due anni ha messo in movimento la Opel Zafira lasciata incustodita dal padre, è precipitata per trecento metri lungo la scarpata ed è uscita praticamente illesa dal rottame dell'auto. E accaduto alle 11.40 nei pressi del maso di famiglia che si trova a monte della chiesa di San Giovanni. I medici dell'ospedale di Silandro hanno confermato: nemmeno un graffio.

La dinamica dell'incidente, che ha del miracoloso, è ancora al vaglio dei carabinieri delle stazioni di Prato allo Stelvio e di Tubre che sono saliti fino al maso per i rilievi previsti dalla legge. Si tratta di capire, in definitiva, se la bimba di due anni sia stata lasciata dal padre all'interno dell'autovettura parcheggiata su un piazzale, o se vi sia entrata da sola avendo trovato la porta aperta. Sta di fatto che ad un certo punto l'automobile, una Opel Zafira, si è messa in movimento, forse a causa delle oscillazioni impresse dai movimenti della bimba all'interno, o forse perché essa stessa ha disinserito involontariamente il freno di stazionamento.

Il mezzo ha preso la via della ripida scarpata sotto gli occhi atterriti dei parenti che hanno seguito impotenti la scena a distanza. L'auto si è subito coricata di lato e fortuna ha voluto che non si sia ribaltata, altrimenti le conseguenze sarebbero state ben più gravi. Fortuna ha voluto anche che la bimba non sia stata sbalzata fuori da uno dei finestrini i cui cristalli sono andati subito in frantumi e che nessuna portiera sui sia aperta durante la folle corsa verso valle. Trecento lunghi metri di scivolata, carambolando tra le asperità del terreno, finita al limitare di un bosco sottostante.

È stato proprio quando parenti e soccorritori sono giunti sul posto che è stato gridato al miracolo. Tutti, logicamente, temevano il peggio, invece all'interno del rottame del veicolo hanno trovato la bimba letteralmente illesa. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco volontari di Prato e Montechiaro, il medico d'urgenza del 118 e sanitari della Croce bianca. La bimba è stata trasportata per precauzione al nosocomio venostano dove i medici di guardia, dopo i dovuti accertamenti diagnostici hanno emesso la strabiliante diagnosi: nemmeno un graffio.

Al termine dei controlli di rito la piccola è tornata felice tra le braccia dei genitori, ancora più felici di lei per lo scampato pericolo. I carabinieri intanto hanno avviato l'indagine per individuare eventuali responsabilità.

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