da domani in fiera

Autochtona e i vignaioli Bolzano capitale del vino

BOLZANO. Ma l’autoctono “tira” ancora? I vini da vitigni storici sono ancora così importanti per il comparto enologico italiano come è stato negli ultimi 10 anni? E cosa dice la ristorazione che sul...


di Angelo Carrillo


BOLZANO. Ma l’autoctono “tira” ancora? I vini da vitigni storici sono ancora così importanti per il comparto enologico italiano come è stato negli ultimi 10 anni? E cosa dice la ristorazione che sul connubio cucina del territorio e vini regionali ha costruito la sua fortuna recente? Una risposta la darà certamente Autochtona la manifestazione dedicata i vitigni e ai vini a italiani che da 12 anni anima la fiera di Bolzano e ormai è divetata un appuntamento canonico della Fiera Hotel edizione numero 39. Territorio e vitigno. Areali circoscritti e varietà autoctone. E naturalmente il grande lavoro di valorizzazione, in alcuni casi di recupero e salvaguardia, che le tante realtà del panorama vitivinicolo nazionale portano avanti con passione e sacrificio, per conservare l'immenso patrimonio ampelografico del quale l’Italia è custode. Saranno 120 aziende espositrici al Forum nazionale dei vini autoctoni di Fiera Bolzano, insieme al meglio della Hotellerie internazionale specializzata per alberghi e gastronomia. Due giorni, il 19 e 20 ottobre, ideali per degustare le oltre 300 etichette ottenute esclusivamente da vitigni autoctoni, nonché per conoscere gli interpreti che ne custodiscono i segreti e ne valorizzano le peculiarità. Da Nord a Sud ci si potrà accostare alle denominazioni più note così come a quelle meno conosciute: grandi vitigni affermati come Aglianico, Montepulciano, Nebbiolo e Sangiovese, ma anche piccole chicche che portano il nome di Famoso, Montonico, Piculit Neri, Uva del Tundé, Cagnulari e Foglia Tonda. Sono solo alcuni dei vini presenti a Bolzano e che consentiranno di attraversare il vigneto Italia nelle sue innumerevoli sfaccettature e tipologie, dalle bollicine ai passiti, passando per vini bianchi, rossi e rosati. Giunge quest’anno alla sua sesta edizione il premio “Autoctoni che passione!”. Un’attenta selezione dei vini presenti ad Autochtona sarà degustata alla cieca da una giuria di wine journalist e delegati della associazione Vinarius che assegnerà gli “Autochtona Award” per ogni categoria: Miglior vino rosso, Miglior vino bianco, Migliori bollicine, Miglior vino dolce, Miglior vino rosato e il Premio speciale Terroir. Tra gli eventi della kermesse non poteva mancare l’appuntamento con il Lagrein, vitigno autoctono altoatesino e “padrone di casa” a Bolzano, grazie alla presenza sui banchi d’assaggio sia nei giorni di Autochtona, sia a “Vinea Tirolensis” il 21 ottobre con i banchi del “Tasting Lagrein”, quando sarà possibile degustare anche i Lagrein premiati. Nei giorni di Autochtona una giuria internazionale si cimenterà infatti con il rosso vitigno tipico regionale assegnando i “Lagrein Award” nelle categorie “Miglior Lagrein” e “Miglior Lagrein Riserva” scelti tra decine di campioni raccolti dal Consorzio Vini Alto Adige. Dopo anni di collaborazione, anche grazie al focus sul Lagrein si rafforza dunque il legame tra Autochtona e il territorio altoatesino grazie alla partnership con il Consorzio Vini Alto Adige, che sarà presente con due banchi istituzionali dedicati agli autoctoni altoatesini. Un accordo che certifica il sempre maggiore impegno di Fiera Bolzano in ambito vitivinicolo, ormai consolidato da manifestazioni come Autochtona, Tasting Lagrein e non ultima Vinea Tirolensis, organizzata dalla Associazione Vignaioli Alto Adige e in programma mercoledì 21. Qui i vignaioli saranno padroni di casa per un giorno con una presenza in massa che non, mancherà di attirare gli appassionati di vini altoatesini.













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