Autodeterminazione: «Favorevole un terzo degli italiani»

L’Heimatbund ha presentato un sondaggio, dal quale emerge che il 30% dei cittadini intervistati (tutti di lingua italiana) potrebbe immaginarsi di vivere in un Alto Adige senza Italia



BOLZANO. L’Heimatbund ha presentato un sondaggio, dal quale emerge che il 30% dei cittadini intervistati (tutti di lingua italiana) potrebbe immaginarsi di vivere in un Alto Adige senza Italia.

Complessivamente, sono stati intervistate, sotto la supervisione del sociologo Claudio Bernardoni, 168 persone (84 uomini e 84 donne). Ecco la prima domanda: «Come cittadino di lingua italiana voterebbe alle prossime elezioni comunali un candidato di lingua tedesca, se fosse un amministratore onesto e competente e garantisse l’uguaglianza di tutti i gruppi linguistici, rispettando le esigenze dei tre gruppi etnici?». L’88% si è espressa positivamente. Nella seconda domanda che è stata posta al gruppo di bolzanini, il sociologo ha chiesto: «In considerazione delle difficoltà economiche e sociali in Italia, nonché della storica rivendicazione del popolo sudtirolese qualora in seguito a un regolare referendum il Sudtirolo si esprimesse per il distacco da Roma e l’autodeterminazione, sarebbe d’accordo con ciò?”. 116 hanno risposto in maniera negativa, 52 positivamente (30,9%). Roland Lang, presidente della Südtiroler Heimatbund è soddisfatto: «Con il nostro sondaggio abbiamo dimostrato che il gruppo italiano di Bolzano potrebbe eventualmente votare per un sindaco di lingua tedesca, visto che ben l’88% ha risposto positivamente alla nostra prima domanda. Non solo: un terzo potrebbe immaginarsi un Sudtirolo fuori dallo Stato italiano, visto che gli italiani non intendono affondare economicamente insieme a Roma e considerano l’Alto Adige oramai la loro patria. Come presidente rilevo con gioia, che in nessun caso siano state espresse offese, ingiurie, ovvero sia stato interrotto il sondaggio».













Altre notizie

Attualità