Aveva un chilo e due etti di coca nello stomaco, nigeriana in manette
La Polizia di Bressanone ha controllato la donna nel piazzale del casello autostradale di Varna
BRESSANONE. Continua la lotta delle forze dell'ordine al traffico degli stupefacenti, con controlli estesi alle principali vie di comunicazione. Nei giorni scorsi, personale del Commissariato di Bressanone, diretto dal dottor Antonino Giunta, nella zona del casello della Autostrada del Brennero, all’uscita Bressanone, nel comune di Varna, controllava un cittadina nigeriana.
La giovane era ferma sul parcheggio e da subito mostrava segni di nervosismo e di ingiustificato timore, che si accentuavano quando arrivava a prenderla con l’auto un suo connazionale. La donna riferiva agli operatori di provenire da Monaco di Baviera e di essere arrivata con il “Flixbus”. Ma il suo racconto non convinceva gli agenti della Polizia.
I due africani venivano portati in Commissariato e sottoposti a perquisizione personale, poi estesa anche all’automezzo; le perquisizioni davano esito negativo, ma mentre l’uomo si mostrava tranquillo la donna continuava ad essere molto agitata anche dopo la perquisizione, tanto da far nascere negli operatori il sospetto che la donna potesse nascondere dello stupefacente nell’addome.
E così si è decido di sottoporla ad esami radiologici che, nell'addome della donna, hanno evidenziato la presenza di 88 ovuli per un totale di un chilo e 172 grammi di cocaina. Al termine degli esami la cittadina nigeriana, identificata come Agbonlahor Osagumwenro Marian, 24enne, residente in Emilia Romagna e regolare sul territorio dello Stato, veniva arrestata e associata alla Casa Circondariale di Trento