«Azienda soggiorno non finisca in mano ai soli albergatori»

L’assessore Zanella: privatizzando l’ente, in tema di turismo i cittadini non avrebbero più alcuna voce in capitolo


di Giuseppe Rossi


MERANO. «La politica comunale non può abbandonare il campo del turismo. O resta nella stanza dei bottoni, potendo incidere e garantendo la specificità della città, dei suoi monumenti, della sua cultura, o saranno guai». Diego Zanella ha le idee chiare sul progetto di privatizzazione di Azienda soggiorno portato avanti dalla Provincia e dal gruppo di lavoro costituito in sede comunale. «Più che altro ho dei punti fermi. Non sono contrario a priori ad un nuovo modello, ma questo non vuol dire che come Comune siamo disposti ad abdicare su un settore quale quello turistico».

Assessore Zanella, la direttiva di privatizzare l’ente turistico arriva dalla Provincia, dove il suo partito ha in Christian Tommasini il suo assessore Pd di riferimento. Non si sente chiamato in causa?

«Guardi, fino a ora il perimetro dell’operazione che si vuole realizzare io non l’ho ancora capito a fondo. Voglio vedere quale sarà il progetto definitivo, cosa ci porterà come risultato il gruppo di lavoro guidato dal sindaco. Credo sia troppo presto per stracciarsi le vesti anche se alcuni concetti vanno chiariti, questo sì».

Da quello che lei dice però, pare che pure lei voglia vederci chiaro, non sia tranquillo.

«Ha ragione, soprattutto dopo che ho saputo che a Bolzano la privatizzazione di Azienda soggiorno del capoluogo è inserita negli accordi di giunta della coalizione Caramaschi. Non sono i tecnicismi a preoccuparmi, ovvero come diventerà il nostro ente turistico, ma la sostanza».

Il centro di Merano però è un luogo turistico, potrebbe obiettarle qualcuno.

«Ma Merano merita ad esempio una evoluzione turistica anche nelle zone meno frequentate. Che garanzia ci potrebbe dare un ente turistico locale in mano agli albergatori?»

Lei che è assessore all’innovazione, è dunque contro la privatizzazione?

«Efficientamento, privatizzazione, tutte belle parole. Peccato che manchi, solo per citare un caso, la parola concorrenza. Privatizzo e lascio Azienda soggiorno in mano agli albergatori? E il ruolo dei cittadini. Una soluzione così, se questo sarà il progetto finale, non mi piace».

Cosa vorrebbe dagli albergatori?

«Un patto di comunità con i meranesi. Ricordiamoci che il successo del turismo passerebbe dalle mani dei cittadini, rappresentati in Azienda soggiorno assieme ai cittadini, a quelle dei soli albergatori e neppure di tutti. Se togli un minimo di governance politica all’ente turistico vedo un grosso pericolo. Al punto che il Comune dovrebbe avvocare a se le competenze come il turismo culturale. Ma allora arriveremmo a creare un doppione, una proloco privatizzata e un assessorato in Comune. L’esatto contrario di quello che si è riuscito a creare in questi anni a Merano».

Ma è possibile che su un tema come questo ci volesse una proposta delle opposizioni per aprire la discussione in consiglio comunale?

«Su questo ha ragione. Lo faremo a luglio, con tutte le informazioni del gruppo di lavoro a disposizione».

E poi ci sono i due milioni di euro di imposta soggiorno che fanno gola.

«Questa imposta pagata dai turisti a mio avviso non deve aiutare solo il marketing e la promozione turistica. Io la vedo come un tributo versato dai turisti per l’uso, lo sfruttamento della città. Chi non ha alberghi, bar, negozi, del movimento turistico si prende solo le colonne di traffico e i disagi».













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